Volevo onorarlo per l’ultima volta ma il direttore del giornale mi ha risposto in modo freddo e distaccato. Ecco quello che avevo scritto in quella lettera e che loro non hanno voluto pubblicare

I cani giocano una parte fondamentale nelle nostre vite: ci confortano, ci fanno divertire, ma soprattutto ci amano incondizionatamente. Per Lee DiBella, una donna di Watertown, nel Connecticut, la morte del cane con cui aveva vissuto per 10 preziosi anni è stata traumatica.

Brian, il suo amico peloso, è morto recentemente di pneumonia e, anche se col cuore a pezzi, la sua proprietaria ha deciso di onorarlo con una sorta di lettera in cui raccontava alcuni aneddoti divertenti del suo cane, che spedì al giornale locale di Watertown. Ma il giornale le risponde con un secco “i necrologi per i cani non sono ammessi!”

Noi abbiamo deciso di farvela conoscere e vi riportiamo qui alcuni estratti da questa bellissima lettera, con il consiglio di tenere con voi un fazzoletto… ne avrete bisogno!

“Brian è arrivato a casa nel 2006 già capace non solo di sedersi a commando ma anche di dare la zampa… ma non ha mai imparato a stare fermo. Era bravissimo a distruggere ogni sedia, cancellata, maniglia o imbottitura ma anche a creare legami indissolubili con tutti coloro con cui entrava in contatto, che si trattasse del nuovo veterinario, dell’accalappiacani o chiunque venisse a casa nostra a trovarci.”

“Amante dei divani e delle coperte morbide, Brian aveva tantissimi hobby: alcuni di essi erano abbaiare in momenti casuali, accucciarsi a fianco delle persone che amava, conquistare sul letto della mamma, leccarsi il sederino, comportarsi da matto quando era tempo di mangiare e cercare di capire cosa significasse di preciso essere bravo.”

“Brian faceva sogni quasi violenti, agitando furiosamente le sua zampe, probabilmente dando la caccia ad insopportabili felini o scoiattoli che osavano presentarsi nei suoi sogni. Il modo più veloce di arrivare al suo cuore e conquistare questa dolce creatura era grattargli affettuosamente la schiena e la pancia: in tantissimi sentiranno la sua mancanza ma nessuno quanto la sua mamma umana. Ora è morto tranquillamente, lo scorso 12 luglio, nelle mani di persone che hanno fatto tutto il possibile per salvarlo.”

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