“Voglio farlo sopprimere. Ha l’alito che puzza. Dove devo firmare?” Dicendo così l’uomo ha messo il guinzaglio del cane in mano all’operatore del canile, si è girato e se n’è andato. Noi, increduli, l’abbiamo portato dal veterinario e, guardate cosa abbiamo scoperto! Da non credere

Un giorno nel canile è entrato un uomo che portava con se un cagnolino bianco, in pessimo stato. Il cucciolo era molto triste e sembrava rassegnato al suo destino.

L’uomo si è avvicinato a noi e ci ha detto: “Voglio farlo sopprimere. Ha l’alito che puzza. Dove devo firmare?”. Ci siamo guardati in faccia, tra di noi, per qualche secondo. Volevamo essere sicuri che non si trattava di uno scherzo. Ma l’uomo sembrava molto sicuro di sé stesso.

Ci ha detto che il cane si chiamava Oso e che l’aveva adottato qualche anno prima in un rifugio per animali abbandonati, quando era ancora un cucciolone felice e sano. Ma, adesso, il suo alito puzzava molto e lui aveva deciso di portarlo nel canile per farlo sopprimere. Poi si è girato e se n’è andato.

Noi siamo rimasti increduli… non poteva essere vero… abbiamo provato ad aprire la bocca del cane ma non si faceva avvicinare. Non ci ha lasciato nemmeno toccargli le guance. Il suo alito non era dei migliori ma non giustificava, di sicuro, la sua condanna a morte.

L’abbiamo fatto visitare dal nostro veterinario e, per guardare dentro la sua bocca il medico gli ha fatto l’anestesia. Quando abbiamo aperto la sua bocca… orrore. Tutti i suoi denti erano cariati. Erano tutti completamente marci e bisognava estrarli tutti. Il medico si è messo al lavoro e ha eliminato tutti i denti. Uno solo si è salvato… era l’unico dente buono su 22 che aveva.

Il giorno dopo, Oso sembrava un’altro cane. Scodinzolava e saltellava, contento di vederci. Ci ha addirittura lasciati a mettere le mani nella sua bocca e a toccargli le guance. Dopo un po’ di giorni, è tornato a vivere. Non aveva più i dolori lancinanti e voleva solo essere amato.

Abbiamo contattato l’ex proprietario per dirgli che il cane non è stato soppresso e che, presto, sarà messo in adozione. E lui ci ha lasciato di nuovo a bocca aperta: ha detto di volerlo indietro. Ma oramai era troppo tardi. Sapevamo che ridarglielo significava condannarlo a morte. Non si era mai occupato veramente di lui, non poteva cominciare adesso.

Oso ha trovato presto una nuova famiglia che lo adora. Adesso è il cane più felice del mondo…

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