Un’altra Cagnolina Ha Bisogno Del Nostro Aiuto. Ginetta Deve Vivere!

Non aveva un nome. Non aveva un’età. Non aveva nemmeno un futuro. Era solo un cane nero, uno dei tanti, che non si sa da dove viene e nemmeno dove andrà.

La cagnolina che vedete è stata trovata a Palermo, l’8 di maggio. Giaceva in strada, priva di forze, ferita, dolorante e, probabilmente aspettava la morte come una liberazione. Alcuni cittadini hanno provato a contattare le Autorità preposte ma,come ben sapete, il sabato fa parte dell’weekend e nessuno è arrivato a soccorrerla. Chi volete che venga poi per un cane in fin di vita?

Un ragazzo, un’anima buona, decide che la cagnolina non poteva rimanere lì e cerca di portarla da solo per farla vedere a un veterinario. Non è stato facile perché il dolore rendeva la cagnolina agitata e non permetteva a nessuno di toccarla. Alla fine, i due arrivano in una clinica privata e la cagnolina riceve alcune cure di primo soccorso. Per il resto delle cure, la clinica gli fa un preventivo stellare e il ragazzo non può far altro che riportarsela a casa, afflitto e disperato.

Dalle sue ferite, la cagnolina, battezzata in seguito Ginetta, sembra essere stata usata come esca per cani da combattimento. Infatti, ha buchi in tutto il corpo, il palato spaccato a metà e le ossa del’anca perforate. Il ragazzo ha contattato anche alcune associazioni private di volontari locali che gli hanno girato le spalle. Gli unici che hanno risposto alla sua richiesta d’aiuto sono stati i ragazzi di Felici Nella Coda Onlus, gli stessi che hanno salvato e curato la femmina di pitbull Giulia. Renzo, Salvatore e gli altri hanno portato Ginetta in nottata in clinica e oggi è stata operata.

Eccola Ginetta dopo l’intervento. I volontari dell’associazione Felici nella coda Onlus dicono che sta meglio. Se, nel frattempo, volete aiutarli, basta cliccare sui loro nomi per contattarli attraverso i loro profili personali o attraverso la pagina dell’associazione. Adesso, più che mai, hanno bisogno del nostro sostegno. Loro non si sono tirati indietro… non facciamola nemmeno noi.

Se non potete aiutarla diversamente, ricordatevi che una condivisione non costa nulla ma può salvare vite!

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