Un veterano di guerra adotta un cane che nessuno voleva. Un anno dopo gli scrive una lettera

Questa è la lettera che Randy, un veterano di guerra, ha scritto al suo cane adottato…

“Caro Captain

Mi ricordo il momento esatto in cui tutto è cambiato. Quando qualcosa si è rotto. Ero in servizio in Iraq come medico. La mia base è stata colpita da una bomba. È stato devastante. Io mi sono salvato ma i miei amici no. Mi hanno rimandato a casa dove mi hanno diagnosticato DPTS (disturbo post-traumatico da stress). 

Ero prigioniero nella mia casa… nel mio stesso corpo. Avevo degli incubi terribili e prendevo 14 diversi tipi di medicine che non facevano altro che peggiorare il mio stato. E poi… ho incontrato te.

Sei diventato i miei occhi e le mie orecchie. Sei la mia forza, la mia colonna vertebrale che mi aiuta ad andare avanti. Sei la mia ragione di vita. Prima di te non avevo voglia di uscire dal letto. Volevo solo stare solo. Ho pensato tante volte di suicidarmi. Con te ho riacquistato la mia voglia di vivere. E sei stato tu a cacciare via i miei incubi. Ti siedi accanto a me e ti assicuri che io stia bene e che i miei sogni siano belli. 

Tu hai arricchito la mia vita. La mia e quella della mia famiglia, dei miei figli. Ma la cosa più importante è che, da quando ci sei tu, non ho più pensato a suicidarmi.

nemmeno la tua vita prima di incontrare me è stata semplice. Eri un randagio quando ti hanno trovato e ti hanno portato in un rifugio. Ma sei rimasto parecchio tempo lì perché nessuno voleva darti un’opportunità. O forse eri tu a non volerti far adottare… aspettavi una persona speciale… un uomo che aveva un disperato bisogno di te… me!

Non so come hai vissuto prima di incontrarmi ma credo che entrambi siamo veterani delle nostre proprie guerre. 

Captain è solo uno dei tanti cani che salvano i veterani di guerra a tornare a vivere una vita normale. E la sua storia dovrebbero conoscerla tutti quelli che non credono che un cane può cambiarti una vita.”

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