Un gattino rimane per intere ore incastrato nell’ammortizzatore di un auto, un angelo peloso corre in suo aiuto

Questa storia è accaduta a Milano nel mese di giugno di quest’anno e ci racconta di un incredibile salvataggio per opera di un angelo peloso. La protagonista è un eroina di nome Gea, una femmina di Rhodesian Ridgeback di 11 anni, adottata un anno fa da una coppia di umani, Emanuela e Gabriele. Il suo precedente umano si è ammalato di una brutta malattia e non potendo più prendersene cura, decise di trovarle una casa alternativa. Non risultando facile visto la sua età e non volendola rinchiudere in un canile, la portò al Rhodesian Ridgeback Club Italia, un club che tutela questa razza e che si occupa di trovare una famiglia a tutti quelli che ne hanno bisogno. Ed è proprio qui che questa coppia ha adottato Gea.

Una mattina come un’altra Emanuela e Gabriele si erano diretti, in compagnia della loro cagnolina, al Leroy Merlin di Carugate con l’intento di fare spese, ma qualcosa nel parcheggiò attirò la loro attenzione. Dopo aver notato che Gea si agitava intorno ad una Volkswagen Maggiolino di colore nera, si avvicinarono e udirono dei striduli e flebili miagolii. Così i due umani si rivolsero a lei: “Dove sta? Trovalo” e la cognolina si diresse davanti all’auto abbaiandole contro. Quando Gabriele si chinò per vedere se provenivano da sotto il telaio dell’auto, notò un minuscolo gattino nero incastrato nell’ammortizzatore. Il suo corpicino penzolava e la sua testa e le sue zampine erano incastrate e non riusciva a muoverle.

 

Non sapendo cosa fare, Emanuela corse all’interno del negozio per cercare i proprietari dell’auto, sicuramente l’unico modo per tirarlo fuori sarebbe stato smontare alcune parti della macchina. Ma il padrone del ristorante situato nei pressi del parcheggiò fermò i ragazzi, dicendo loro che qualunque movimento sbagliato avrebbe potuto fare del mare al gattino e si fece volontario per avvertire l’ENPA (Ente Nazionale Protezione Animali). Nel giro di pochissimo tempo i volontari si precipitarono sul posto e insieme all’aiuto dei vigili del fuoco riuscirono a tirare fuori il gattino, anche se l’operazione non risultò affatto facile.

Ci vollero ben tre ore e una buona dose di pazienza, come prima cosa sfilarono le zampine e infine la testolina, unta con l’olio di semi in modo da permetterle di scivolare. Successivamente venne portato alla clinica Veterinaria di Cologno Monzese, in cui fu stabilito che il gattino era un maschietto di circa un mese e che era affetto da una grave forma di congiuntivite.

Fortunatamente il piccolo micio risultò avere una grande forza di volontà e molto appetito, nel giro di poco tempo è ingrassato e sta crescendo sempre di più.

Oggi il suo nome è Beetle ed è stato adottato dalla signora Luigia, la nonna di una delle volontarie dell’ENPA.

Gea, invece, continua a vivere con i suoi amati umani, con una differenza, è diventata famosa come l’eroina della città, senza la quale il gattino sarebbe andato incontro a un terribile destino.

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Fonte: www.milano.corriere.it