Tutti cercavano di capire il perché Slade avesse quello strano comportamento. Il giovane Shelter scopre il motivo

Il giovane Shelter fa volontariato presso un gattile. Un Petsmart per la precisione, quei rifugi/negozi dove puoi adottare gatti trovatelli o acquistare cibo e giochi per animali. Il ragazzo, che ama molto i pelosetti, tutte le mattine va dai gatti e da loro i croccantini e l’acqua fresca.

Una giorno Shelter nota che un micio era particolarmente agitato. Si trattava di Slade, un gatto che stava al rifugio da tanto tempo. Si strusciava energicamente al vetro per attirare la sua attenzione, il giovanotto entrò e con un salto, il peloso si mise sulla sua spalla.

Questo fece sorridere il ragazzo ma Slade compì un gesto che lasciò l’umano senza parole. Gli succhiava l orecchio come un bimbo prende il ciucciotto per dormire!!

Shelter, ridendo, posò il tenero micione al suo posto e se ne andò a lavorare. L’indomani, la cosa si ripeté nuovamente e così i giorni successivi.

Il ragazzo pensò che era arrivato il momento di adottare Slade, doveva portarlo a casa con lui, si erano affezionati troppo l’uno all’altro.

Il comportamento del gatto non cambiò neanche vivendo insieme. Continuava a usare il lobo di Sheler come ciucciotto. In breve, questa particolare storia fece il giro del quartiere, poi del paese. Tutti sorridevano nel vedere quel gatto passare ore e ore sulla schiena del suo umano. Un giornalista la raccontò su di un quotidiano locale e pochi giorni dopo una signora contattò il ragazzo. La donna finalmente svelò il segreto di Slade. Il dolce micio era stato trovato per strada ancora con il cordone attaccato. Raccolto e allattato da lei non si stancò mai dal piacere di ciucciare al biberon, dovette comprargli un minuscolo ciuccio in farmacia, tipo quelli da neonati. Portato poi al rifugio, per una grave allergia della donna, la signora aveva perso le tracce di Slade. I due ancora oggi si sentono e il gatto continua a ciucciare il lobo di Shelter. Condividiamo questa simpatica storia con i nostri amici. C’è sempre un perché alle cose!!

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