In troppi non sanno il perché la foto di Bretagne su quel carrello diventò famosa. Non accadde un giorno per caso, eravamo tutti davanti al televisore ma tutti guardavamo a terra e nessuno si accorse di cosa avesse lei di tanto prezioso su quel carrello…

Si chiama Bretagne, in realtà sarebbe giusto dire si chiamava ma tali eroi non possono morire ed essere dimenticati, quindi lei si chiama Bretagne. All’epoca della foto aveva due anni, la sua fu un’esperienza incredibile e ne divento l’emblema di quei tristi giorni.

Era l’11 Settembre, ancora in pochi conoscevano i cani da soccorso, in quella tragedia Bretagne fu portata sul luogo, indossata la sua pettorina si mise al servizio, ancora una volta, dell’uomo. La pettorina per loro è come il nostro timbrare il cartellino, quando la indossi stai iniziando e finchè non viene tolta loro continueranno il lavoro.

C’erano molti cani del soccorso, tanti giovani e forti, ma lei, con quell’eleganza unica portò valore alla squadra regalando tanti momenti di gioia al suo conduttore, ogni sorriso era una vita ritrovata e lei capiva bene il valore di quel respiro sotto le macerie, lei non si dava pace finché quella vita non veniva messa al sicuro.

Veniva traghettata su quel carrello, sui monti di macerie, dal cielo alla terra, come fiutava un battito di cuore lei non lo fiutava nessuno, la chiamavano nei momenti più critici, non si è mai seduta a riposare in quei giorni.

Bretagne finì il lavoro sul campo anni dopo, ma divenne l’emblema del coraggio e dell’amore per l’uomo, seguirono a lei decine e decine di cani da addestrare, anche semplici volontari iniziarono i corsi con i propri pelosi per quanto rimasero affascinati dal suo operato. Gli anni passarono e nel 2012 ci fu il passaggio del testimone, arrivò Bretagne junior.

In lei le speranze di molti, UN NOME UNA GARANZIA,nel 2016 al suo conduttore è toccato accompagnare la sua compagna nell’ultimo viaggio, un dolore immane per chi ha condiviso 17 anni di vita con un cane di questo spessore, i suoi giorni li ha terminati in casa al calduccio, con il suo più caro amico, quel conduttore che l’ha presa a tre mesi e quando è arrivata la pensione l’ha portata a casa sua…

Bretagne su quel carrello porto amore e rispetto per tutti gli uomini di tutti i colori, salvò più gente possibile, non scelse tra bianchi e neri, insegnò tanto a molti, aprì un varco di nuovi giovani con nuovi cani…Grazie di essere passata su questa Terra così arida d’amore!

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