Era sospettato di essere un allevatore di cani per i combattimenti. Un gruppo di uomini mascherati da ninja si sono presentati a casa sua e gli hanno dato una lezione che non dimenticherà presto…
Prima di raccontarvi la storia vogliamo puntualizzare due cose: 1. che pensiamo che la violenza non deve essere punita con la violenza e 2. che le persone devono essere considerate innocenti fino a quando un tribunale non decreta la loro colpevolezza. Ma quello che è successo a un uomo di Detroit somiglia molto alle preghiere delle persone che amano gli animali: punito con gli stessi metodi che lui usava con i suoi cani.
Un uomo di 52 anni, sospettato di essere un allevatore di cani da combattimento, stava nutrendo i suoi cani quando è stato attaccato da tre uomini che indossavano delle maschere per nascondere la loro identità. Gli uomini lo hanno costretto ad entrare in casa dove lo hanno legato, prima di picchiarlo selvaggiamente e torturarlo, tagliandogli poi un orecchio e scappando via nel loro furgone.
Marty Johnson, cugino della vittima, ha dichiarato che l’uomo ha riportato delle costole e delle dita rotte, ferite da punta inflitte con del ghiaccio e ovviamente un orecchio tagliato. Un vero e proprio macello.
La polizia è dell’idea che l’uomo era stato preso di mira a causa del suo allevamento intensivo di pitbull, che sarebbero poi stati costretti al combattimento.
Quando le autorità sono arrivate a casa dell’uomo, hanno trovato almeno 16 pitbull legati all’esterno, i quali vivevano in pessime condizioni di sporcizia nel retro della casa, deboli ed affamati, e circa un’altra dozzina nelle stesse condizioni nel seminterrato. Anche la seconda proprietà dell’uomo veniva usata per detenere dozzine di cani in pessimo stato.
L’associazione per il controllo e la salvaguardia degli animali è stata chiamata per svolgere un sopralluogo presso le proprietà dell’uomo per portare via i cani, ma i membri della famiglia insistono sul fatto che l’uomo non era coinvolto in attività di combattimento tra i cani, bensì li allevava solo per poi venderli. Il fratello ha addirittura dichiarato che fin da piccoli entrambi sono cresciuti con molti cani attorno.
Ora l’uomo si sta riprendendo, ma dovrà affrontare un processo per crudeltà nei confronti degli animali per le condizioni in cui sono stati trovati i suoi cani. Gli uomini che lo hanno torturato invece non sono ancora stati ritrovati, quindi per il loro arresto bisognerà aspettare.