“È solo un cane, pensate alla gente da salvare”, le parole della folla. Ma quel cucciolo apparteneva a una persona speciale

Apriamo quest’articolo con una foto perché vogliamo presentarvi questa donna che stringe a se un piccolo cagnolino salvato dalla macerie, sotto le quali è rimasto intrappolato nelle ore successive al terremoto che ha colpito il Reatino. Il suo nome è Giulia Novelli ed è una volontaria di 39 anni che sta prestando servizio nella zona. Il cagnolino nella foto si chiama Damiano, il nome è stato scelto per lui in onore del carabiniere cinofilo che lo ha salvato dal triste destino.

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A raccontare questa storia è stata proprio Giulia, con le sue parole ha voluto spiegare che la vita animale per lei e per tutti i volontari animalisti ha il diritto di essere salvata, anche se la maggior parte delle persone credono che gli umani abbiano la precedenza:

 “Gli ambulatori veterinari dei luoghi del sisma sono crollati e stiamo prestando soccorso agli animali come possiamo. So bene quanto conti l’affetto del proprio animale domestico in questi momenti. Mentre prestavamo soccorso ad un cagnolino che guaiva sotto le macerie, qualcuno ha tentato di criticare il nostro lavoro, rimarcando che quello era solo un cane, mentre c’erano persone da salvare. Quell’animale poi è stato salvato e mentre lo accudivamo è stato notato da un bambino disteso su una barella che l’ha subito chiamato a sé: era il suo cane! Abbiamo visto cambiare cambiare l’espressione di un bimbo traumatizzato, felice di abbracciare il proprio fedele compagno che non si è più discostato da quella barella. Questo è il supporto che danno gli animali in questo momento, anche perché a quel bambino è rimasto solo il cane. Ha perso tutta la famiglia”

Molta gente purtroppo non riesce a capire il lavoro di questi ragazzi e quanto il nostro animale ci possa aiutare a superare un momento come questo. Il cagnolino di cui Giulia ci ha parlato non è Damiano, lui è stato salvato in un secondo momento ed è stato trasportato nell’ambulatorio veterinario più vicino per garantirgli tutte le cure necessarie. Purtroppo i suoi umani sono ancora dispersi e noi ci auguriamo che presto tornino da lui. Ma se così non dovesse essere i volontari ci hanno assicurato che ogni cane e ogni gatto salvato e senza casa, sarà affidato a una famiglia che sarà in grado di prendersene cura e di dargli l’amore di cui hanno bisogno.

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Vi abbiamo mostrato questa foto perché il modo in cui Giulia tiene questo cagnolino dice tutto. Lo stringe a se per fargli sentire che tutto è finito e che non deve avere più paura, avvolto nella sua felpa per tenerlo caldo e per farlo sentire ancora più protetto. Per lei aver salvato questa vita animale equivale ad aver salvato una vita umana, anche se per la maggior parte delle persone non è così, chi l’ha vista camminare per la strada con questo cagnolino è rimasto irritato dal fatto che invece di salvare le persone, lei si stava preoccupando di un inutile cane. C’è una frase che vogliamo condividere con voi:

“È solo per un eccesso di vanità ridicola che gli uomini si attribuiscono un’anima di specie diversa da quella degli animali.”

È stato il famoso filoso Voltaire a condividere questa frase con noi e il suo scopo è stato quello di farci capire che per l’uomo esiste soltanto il suo “IO” ed è per questa esuberante mania di grandezza che disprezza gli animali come esseri minori. Questo perché non hanno la minima idea di cosa voglia dire condividere la propria vita con un amico peloso a quattro zampe. Ma noi si e ringraziamo questa donna e con lei tutti gli altri volontari che si stanno dedicando al salvataggio e alla cura di tutti gli animali rimasti feriti o senza una famiglia.

Aiutateci a diffondere la notizia e a dimostrare che in questo mondo ci sono persone che lottano come noi per i nostri amati animali, condividetela con i vostri amici.

 

Fonte: www.rietilife.com

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