“Abbiamo sentito il nostro bulldog che abbaiava e tanto rumore proveniente dal semiinterrato. Non sapevamo chi fosse l’intruso ma poi ci hanno detto che quell’uomo aveva già pugnalato la sua ex-moglie e strangolato un altra donna… non avrebbe esitato a sterminare la nostra famiglia. Quando ha incontrato il cane ha…”
Lo scorso lunedì, un bulldog è diventato un vero e proprio eroe per aver fermato un killer molto ricercato. Donte Wyatt, il malintenzionato, aveva appena compiuto una delle sue malefatte nelle vicinanze di Atlanta, quando decise di nascondersi in una casa abbastanza isolata.
Ma non sapeva la sorpresa che lo avrebbe atteso nel seminterrato: qui si trovava Wilson, il bulldog della famiglia, che iniziò a ringhiare spaventando ed impedendo la fuga all’uomo, il quale rimase letteralmente imprigionato dov’era fino all’arrivo della polizia.
Watt aveva iniziato la sua furia in una Waffle House di Stockbridge, dove aveva incontrato la sua ex moglie per farsi ridare degli effetti personali dalla donna. Non le aveva nemmeno lasciato il tempo di fare due chiacchiere: dopo pochi minuti la pugnalò al petto, all’addome, sulla schiena e sulle gambe.
Per fortuna i soccorsi erano intervenuti in tempo e ora la donna è in ospedale, in condizioni stabili. Il padre della donna aveva svelato ad Alive i piani di Watt: “Aveva del nastro isolante, delle cinghie e di sicuro voleva legarla, imbavagliarla e portarla da qualche parte per ucciderla. Ma per fortuna ora è ancora viva, ed è fortunata a non essere stata uccisa quella sera.”
Dopo il tentato omicidio, saltò in macchina in direzione Atlanta e strangolò una donna di nome Catherine Han Montoya nella sua casa. La polizia aveva intercettato il mezzo, così Watt rubò la macchina di Montoya ma si schiantò non lontano dalla casa della donna. Così trovò la casa di Adra ed Eric, presidiata dal coraggioso Wilson.
La coppia era di sopra e aveva sentito il cane abbaiare… cosa strana, visto che Wilson era molto tranquillo, ma ottimo come deterrente. Quindi Watt, terrorizzato, era rimasto nel seminterrato fino all’arrivo delle autorità, che dopo svariate ore sono riusciti ad ammanettarlo e portarlo con sé fino alla prigione, dove rimarrà per il resto della sua vita.