Rigobert Song, lo storico capitano del Camerun deve la vita al suo cane

I cani non sono solo i nostri amici, i nostri confidenti e i nostri compagn di vita. A volte sono anche i nostri angeli custodi… e la storia che ha come protagonista Rigobert Song, lo storico capitano del Camerun e il suo amato cane.

La storia risale allo scorso ottobre quando l’ex difensore del Camerun e della Salernitana era nella sua casa di Yaoundé. L’uomo ha avuto un attacco di cuore e si è accasciato a terra. Fortunatamente per lui, nella caduta non ha colpito nulla e non si è ingoiato la lingua, altrimenti sarebbe rimasto soffocato.

Intervistato dalla rivista L’Equipe, Rigobert Song ha raccontato che il suo cane

“ha iniziato ad abbaiare talmente forte che il vicino si è preoccupato. Fortunatamente avevo lasciato la porta aperta perché aspettavo una visita. Fosse stata chiusa a chiave, sarei morto. Quando mi sono sentito male, sono caduto di lato e non ho ingoiato la lingua, altrimenti sarei rimasto soffocato. Il mio vicino, vedendo che non rispondevo ha chiamato l’ambulanza.”

Rigobert Song (40 anni) è stato ricoverato d’urgenza e trasportato, in seguito, in aereo presso un ospedale parigino. Era entrato in coma  ma, fortunatamente, alcuni giorni dopo si è risvegliato:

“Quando mi sono risvegliato pesavo 60 kg scarsi. È incredibile come possa un uomo grande e grosso come me essere ridotto in questo modo… Adesso peso 65 chili e sto meglio. Di quella sera in cui mi ricordo solo che stavo sul divano. Un attimo dopo mi sono sentito molto stanco e poi il buio. Mentre ero in coma ho rivisto mio padre che è morto quando io avevo 9 anni. Nonostante tutti questi anni l’ho riconosciuto immediatamente. Mi diceva: ‘Che fai lì? Vieni!’ Io ho iniziato a dimenarmi. Mi sentivo come se fossi legato. Improvvisamente mi sono alzato sul mio letto e ho urlato: ‘Liberatemi!’. Ed è stato così che sono uscito dal coma”.

Song non sa come ringraziare il suo cane che ha dato l’allarme, salvandogli la vita. Se lui non avesse abbaiato il vicino non si sarebbe preoccupato e il giocatore sarebbe sicuramente morto.

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