“Aveva metastasi dappertutto, era quasi cieca e la sua pelle era devastata dai morsi delle pulci… sarebbe stata sicuramente soppressa da lì a poco. Quando l’ho vista ho capito esattamente cosa dovevo fare…”
Questa storia che ci arriva da Fort Mitchell, Kentucky vi potrebbe far riacquistare la fiducia nell’umanità. Marcie è una dolcissima cagnolina meticcia di 12 anni che è stata trovata da alcuni agenti del servizio controllo animali alla fine di gennaio. Appena ritrovata, Marcie è stata trasportata al rifugio di Kenton County Animal Shelter.
Bill Baker, uno dei volontari del rifugio, porta Marcie dal veterinario e scopre che la cagnolina ha dei tumi sparsi su tutto il corpo. In un’intervista concessa alla ABC News, Baker ha descritto le gravi condizioni in cui si trovava Marcie al momento del suo arrivo nel rifugio:
“Il pelo era devastato dai morsi delle pulci e, inoltre, era quasi cieca… Sarebbe stata sicuramente soppressa.”
Bill Baker è un volontario di 71 anni che opera per il rifugio dal 2013 e sa bene che alla cagnolina sarebbero stati concessi solo cinque giorni di tempo prima di essere spedita nel cosiddetto “miglio verde”.
Fonte: @LisaBinnsShelterDogPhoto
Molto colpito dalla dolcezza di Marcie, Bill decide di portarla a casa sua dove, ad attenderla, c’erano altri tre cani che lui aveva adottato dal rifugio.
“È stato amore a prima vista. Nonostante le avversità da lei vissute, Marcie ha un carattere molto socievole. Credo che i cani possano sorridere. Lei di sicuro sorride.”
Fonte: @LisaBinnsShelterDogPhoto
Elizabeth Cochran, la direttrice del Kenton County Animal Shelter racconta alla ABC News:
“Proprio perché è una persona speciale, Bill ha potuto instaurare una certa connessione con la cagnolina, e siamo sicuri che lui l’aiuterà a vivere i suoi ultimi giorni nel migliore dei modi, assieme a sua moglie e agli altri cani adottati.”
Marcie, purtroppo, ha dovuto attendere 12 anni per provare che cosa significhi essere amata e avere una casa vera. Bill Baker conclude teneramente: “Marcie mi scalda il cuore”.
