“Quel “scheletrino” era stato rinchiuso per sfornare cani da combattimento. I suoi occhi imploravano aiuto e noi non potevamo girarci dall’altra parte!”

Sempre Palermo… sempre pitbull… sempre combattimenti… La storia diventa ripetitiva. Cani trattati come oggetti, usati per sfornare cuccioli, sfruttati, maltrattati e lasciati a morire.

L’elenco dei cani che si sono trovati, loro malgrado, in queste situazioni, si allunga ogni giorno con nuove storie. Tra tutte le razze, i pitbull sembrano quelli più colpiti. Molte volte abbiamo sentito persone che dicono, con troppa leggerezza, che questa razza sia pericolosa ma dalle statistiche si evince che ad essere pericoloso per la razza è solo l’essere umano.

Siamo a Palermo dove i volontari dell’OIPA sono stati chiamati a salvare due cani rinchiusi in un rudere a Villabate (PA). Si è trattato di un’operazione congiunta dei volontari dell’OIPA, degli uomini della Polizia Locale e dei Carabinieri.

Insieme sono entrati all’interno del rudere dove si trovava la cagnetta e un pitbull maschio, entrambi in un stato evidente di abbandono, denutriti e malati. Si presume che erano stati lasciati lì per procreare e la cagnolina cercava di difendersi, il più possibile, ringhiando quando il maschio provava ad avvicinarsi.

I volontari l’hanno chiamata Azzurra. Era magra, denutrita, malata e spaventata. Appena starà meglio, sarà disponibile per l’adozione. Chi è interessato ad aiutarla nel suo percorso di guarigione o vuole candidarsi per adottare Azzurraa, può mettersi in contato con la sede provinciale dell’OIPA di Palermo scrivendo a questo indirizzo di email: vice-palermo@oipa.org

Noi ci auguriamo che per Azzurra e per il suo compagno le cose cambino in meglio. Questa povera cagnolina se lo merita dopo tutto quello gli umani le hanno fatto. Sia lei che l’altro pitbull sono delle vittime innocenti degli umani. E la prossima volta che vi domanderanno se pensate che i pitbull siano pericolosi, ragionateci un po’ sopra. Siamo sicuri che troverete dentro il vostro cuore la risposta a questo quesito.

Fonte: Pagina Facebook OIPA Palermo

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