Mentre passeggiavo, con la coda dell’occhio ho notato, dall’altra parte della strada, una cagnolina portata al guinzaglio da una donna: era la mia Cami! Ero sicura! Anche se erano passati 11 anni l’avevo riconosciuta. Mi sono messa ad inseguire la donna e 

Quando Kate Griffin era alla scuola elementare, la sua famiglia adottò una dolcissima cagnolina di nome Cami, adorata da lei e dalla sorellina: per circa 5 anni formarono una bella famiglia, ma quando i genitori delle due ragazze divorziarono, la vita di Cami si complicò. La piccola non poteva andare a casa del papà, perciò la mamma doveva prendersene cura spesso.

 

Dopo un po’ di tempo, la donna iniziò a dire che per Cami era snervante vedere le padroncine solo una settimana sì ed una no e che ci stava male… così decise di darla alla casa della loro babysitter. Le ragazze potevano comunque vederla spesso ma un giorno scoprirono che Cami non era più lì: la donna l’aveva data ad una famiglia perché non poteva più occuparsene, e per loro fu devastante.

 

Anche se sapevano che era la cosa migliore per Cami, non potevano credere che non l’avrebbero più vista. Col passare degli anni, iniziarono a sentirsi meglio e la cagnolina divenne una memoria lontana ma piacevole… fino a che, un giorno, una delle due figlie vide in giro una donna con un cane identico alla sua Cami. Così iniziò il suo inseguimento…

La donna aveva due cani: uno nero e di taglia grossa e uno più piccolo identico a Cami. La ragazzina si presentò alla donna e chiese come si chiamassero i cani: il più grande Riley, e l’altro… Cami. All’inizio, la cagnolina dall’alto dei suoi ormai 15 anni non aveva riconosciuto la ragazza ma con calma e ripetendo continuamente il suo nome iniziò a ricordarsi di lei e a leccarle la faccia.

La donna, che si scoprì essere solo una dog sitter, permise alla ragazza di passeggiare con Cami fino a casa e prima di separarsi la ragazzina salutò affettuosamente quella che in passato era stata la sua migliore amica. Non poteva riprendersela… era giusto che la cagnolina finisse i suoi giorni nella famiglia che l’aveva amata per 11 anni… ma la ragazza si è fatta dare un numero di telefono per contattarli e chiedere loro di fargliela rivedere ogni tanto.

Deve essere stata un’esperienza davvero commovente!

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