Palermo: Addio, Tao è morto (ma ha vinto)

Tao fu trovato chiuso in un sacco, sembrava morto.

Era vivo invece e con il suo ritrovamento si conobbe anche la sua triste storia fatta di maltrattamento. Fu trovato nel cassonetto della spazzatura e in bocca stringeva un biglietto con la scritta “Ti amo”.

Era il 17 agosto 2011 e il setter, oramai era ridotto pelle e ossa. Alcuni vigili urbani,lo trasportarono al canile municipale per potergli fare le prime cure.

Dice Alessandra Musso di LIDA Palermo: “Fin da subito ha dimostrato di voler vivere. Una forza di volontà straordinaria”.

Per Tao, fu scelta la migliore famiglia che fu possibile trovare e sono stati proprio loro a dare la triste notizia della sua scomparsa.

Cari amici miei, so che non vorreste mai leggere queste righe, ma fa parte del viaggio: è arrivato il tempo del commiato, purtroppo. Ricordatevi che il mio passaggio dalle vostre vite è stato un viaggio fantastico per me! Ho avuto tanto amore da tutti voi e tanta gioia e le mie marachelle, scorribande e amicizie vi accompagnino con un sorriso da questo momento in poi. Ho conosciuto l’inferno e poi, per anni, ho vissuto la pienezza e la felicità di una vita gioiosa e ricca di amore. Portate con voi questo pensiero che vi alleggerisca dal dolore di lasciarmi andar via… Vi voglio bene, grazie per esserci stati, per avermi salvato, per avermi offerto una seconda fantastica vita! E’ stato bello incontrarvi e far strada insieme. Ci rivedremo, statene certi”.

Fa commuovere quello che il grande Salvatore Libero Barone, dice:

“Era il 18 Agosto del 2011, quando alcuni volontari, attratti da una folla di gente che sostava davanti a dei cassonetti dell’immondizia, scorgevano un cagnolino anzianotto, agonizzante per terra, all’interno di un sacco nero, disidratato, ridotto a pelle e ossa, con un cappio al collo, con la lingua penzolante e con una zampa posteriore stretta in bocca, inequivocabile segno di insopportabile sofferenza.

All’interno del sacco nero, inoltre, veniva recuperata un’insolita letterina con le parole “ti amo”, che suonavano, forse, come atto di scusa oppure come estremo saluto, lasciato da un bambino a cui, forse, era già stata riferita vigliaccamente la morte di Tao.

La Polizia Municipale di Palermo trasferì il povero Tao, in evidente stato di shock, al Canile sanitario di Palermo.

La stessa sera del 18 Agosto, i ragazzi della LIDA ed il Veterinario Ivano Santoro, decidono di occuparsi direttamente di Tao, chiedendo ed ottenendo dal canile, a partire dal giorno successivo, l’affidamento esclusivo.

Già dai primi esami clinici, si evidenziò la disperata situazione del piccolino.

Anemico, con il pelo tormentato da piaghe e con seri problemi motori e neurologici. Tao aveva circa 6 anni, ma lo si scoprirà mesi dopo. Al momento del ritrovamento, sembrava infatti un nonnino malridotto.

Nonostante le sue pessime condizioni, i volontari, ostinati nel volergli offrire una nuova vita, scatenarono una vera e propria gara di solidarietà.

Nel giro di qualche ora, il cane trovato nell’immondizia divenne involontario protagonista, ricevendo attenzioni insperate e mai avute prima di allora.

Dopo un lungo calvario, durato oltre 10 mesi, il miracolo si completa. Tao risorge e si affaccia al mondo irriconoscibile. Troverà casa e tutto l’amore che gli era stato negato prima.

A Veronica, sua mamma, tutto il nostro ringraziamento.

Qualche giorno fa, purtroppo, la fine di una storia che ha segnato ognuno di noi, in un modo o nell’altro. Una crisi neurologica fatale, che ritarda di 5 anni l’appuntamento con il Re dei Cieli, la cui “gentile” concessione ha permesso di migliorarci un po’ tutti.

Adesso è nel posto che merita, in Paradiso, fra gli Angeli, a vegliare su tutti noi.

Riposa in pace, piccolo grande Eroe.”

Tao è stato un simbolo per tutti quelli che hanno seguito questa storia, iniziata molto male ma sembrava si fosse risolta bene. Quello che consola è che ha conosciuto delle belle persone e che almeno gli ultimi anni della sua vita, sono stati ben vissuti. 

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