Notizia shock: Isis approva legge anti-gatto e parte lo sterminio. Qualcuno deve fermarli…

L’Isis nella città irachena di Mosul ha emesso una fatwa che vieta ai residenti della città di tenere i gatti a casa sostenendo la nuova legge  jihadista su “visione, ideologia e credenze”. Una fatwa è una norma islamica. Nei paesi legittimi che aderiscono alla legge islamica, come l’Arabia Saudita, viene emessa dal più importante mufti del paese. L’Isis ha un Comitato Fatwa centrale, composto da esponenti religiosi e figure del gruppo terroristico.

Tenere i gatti in casa non è più consentito per i residenti di Mosul, il gruppo terroristico così ha deciso con il nuovo decreto. “Il Comitato Centrale dello Stato Islamico ha emesso una fatwa contro l’allevamento di gatti all’interno delle case a Mosul,” riferisce la testata irachena Al Sumaria.

La fatwa non ha fornito una spiegazione chiara sul perché sia stato emesso il divieto. Ha solo affermato che questo decreto, insieme ad altri, “corrisponde alla “visione, ideologia e credenza jihadista”. Guai ai residenti della città che intendano violare la legge, possiamo solo immaginare quale possa essere l’eventuale ritorsione. I combattenti dell’ ISIS hanno già cominciato a cercare i piccoli nelle loro case.

L’ISIS non era così avverso ai gatti prima, almeno apparentemente. La propaganda sui social media ha pubblicato numerose immagini di cuccioli per attirare giovani reclute. Nelle foto i gatti erano circondati da armi da fuoco e granate o coccolati dai combattenti.

Una fatwa simile emessa a giugno vietava l’allevamento di piccioni . Il gruppo in quell’occasione ha sostenuto che “la vista dei genitali degli uccelli che volano sulla testa è offensivo per l’Islam”, ha riferito il Daily Mail.

Questa è una legge che va in controtendenza con l’Islam, che considera i gatti animali puri e benedetti. Molto famosa è la storia di Maometto e della gatta Muezza, che si era addormentata nella sua veste e lui, pur di non svegliarla, ha tagliato la stoffa.

Finirà mai questo terrore? Non ci sono parole per descrivere l’atrocità e la crudeltà di questa assurda decisione!

Fonte: www.lastampa.it

 

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