“Non voleva salire e l’ho legato”. Rimaniamo di stucco sentendo le parole dell’uomo fermato mentre trascinava il suo cane con la macchina
Non se ne può più. Non ce la facciamo più a sentire queste storie. A volte decidiamo di non raccontarle ma poi ci domandiamo se sia giusto che gli autori di queste ingiustizie rimangano coperti dal velo dell’omertà. E poi il nostro pensiero va a queste creature meravigliose che darebbero la loro vita per noi e che, una volta che vengono strappati dalle mani dei loro aguzzini, finiscono nell’oblio. Storie non raccontate, sguardi anonimi, sconosciuti che si aggiungono ai tanti dimenticati.
Più le loro storie vengono raccontate e più le loro foto circolano, più aumentano le possibilità che questi bellissimi esseri speciali vengano adottati. E allora accentiamo il PC e ci mettiamo a raccontare le loro storie, nella speranza che oltre a quelli che mandano maledizioni, tra chi le legge si trovi anche una persona speciale. Un angelo che s’innamori dei loro occhi e li porti a casa.
Amatrice di nuovo al centro della cronaca ma stavolta per qualcosa che non ha nulla a che fare con il terremoto. Il posto non conta… poteva essere in Francia, a Madrid o sotto la Statua della Libertà. Lo scenario è uno che avete già visto, purtroppo e che rivedrete ancora e ancora, perché sembra che alcune persone sono nate con una pietra al posto del cuore.
Un uomo è stato fermato dai residenti della città perché aveva legato un cane alla sua macchina e lo trascinava sull’asfalto. Fortunatamente i residenti si sono subito accorti e hanno allertato le forze dell’ordine che sono intervenute tempestivamente.
La prima pattuglia intervenuta è stata una pattuglia della Guardia di Finanza di Rieti, raggiunta, in seguito, da una squadra della polizia locale di Milano.
Quello che hanno trovato è stato agghiacciante: sangue, dolore e ferite, fortunatamente superficiali ma che, sicuramente, avranno marchiato a vita questo bellissimo cagnolone. Ecco i video girati sul posto.
Adesso il cane è al sicuro in un pronto soccorso veterinario. Non ha microchip ma l’uomo ha dichiarato che era di sua proprietà. Seguiranno aggiornamenti.
Fonte: post Facebook di Cristiana Graziani