“Dovevamo toglierle quella scatoletta che aveva in bocca, altrimenti sarebbe sicuramente morta”. Il racconto dei medici che hanno salvato Marinella

Molte volte ho sentito persone che dicono che i randagi sono felici perché possono vivere liberi a differenza dei cani rinchiusi negli appartamenti. Devo dire che Sì, queste persone hanno davvero colto nel segno e dimostrano di aver capito tutto dalla vita: sono liberi di morire investiti dalle macchine, liberi di ammalarsi, liberi di essere presi a sassate da bambini che dell’innocenza dell’infanzia hanno ben poco, liberi di morire avvelenati, liberi di perire di stenti, liberi di riempirsi di pulci, zecche o altri parassiti.

Anche Marinella, la protagonista della nostra storia, era libera. E, liberamente, ha scelto di non morire di fame, sfruttando l’unica risorsa che gli umani le hanno concesso: la loro immondizia. Marinella stava per perdere la vita per colpa di una scatoletta di tonno, di quelle che noi buttiamo incuranti di quello che potrebbe succedere.

Questa è una storia di 2 anni fa ma ve la raccontiamo per farvi capire quanto possono essere pericolosi per i cani le scatolette di carne o di tonno. Ecco perché bisogna fare sempre attenzione, non disperderle nell’ambiente e gettarle nei cassonetti dell’immondizia che devono restare ben chiusi.

Marinella è una cagnolina randagia che viveva sulle strade di Acquaviva delle Fonti (BA). Una delle tante, vogliamo aggiungere, perché il randagismo è un fenomeno che dilaga in varie città.

 

E Marinella aveva fame… e ha pensato di cercare qualcosa da mangiare in un sacchetto d’immondizia. Ma questa decisione poteva esserle fatale. Perché per provare a mangiare i resti rimasti su una scatoletta di tonno, si è messa nei guai. La scatoletta le è rimasta incastrata in bocca.

 

Ma il peggio doveva ancora venire… Provando a liberarsi, Marinella ha riportato danni anche alla lingua che era infiammata e dolorante. La gente la vedeva con quella scatoletta in bocca ma pensavano che stesse giocando. Quando hanno capito che non era affatto un gioco hanno provato a prenderla, ma non è stato facile perché Marinella era schiva e timorosa e non si faceva prendere.

 

 

Alla fine sono riusciti e l’hanno portata in una clinica veterinaria, dove i medici sono riusciti a togliere la scatoletta dalla sua bocca, sottoponendola a terapia antibiotica e antiinfiammatoria per cercare di scongiurare la necrosi della lingua che li avrebbe costretti ad amputarla.

Fortunatamente Marinella si è dimostrata una guerriera ed è guarita in fretta. L’associazione Legalo Al Cuore Onlus ha organizzato un evento su Facebook e tante persone hanno contribuito ad aiutarla. Ma c’è di più. Marinella è stata adottata da una bellissima famiglia e adesso vive felice e serena una vita meravigliosa.

Eccola insieme ai suoi nuovi proprietari… è stata la loro damigella d’onore al loro matrimonio.

 

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