“Non ho avuto il coraggio di farlo. Tutti i presenti mi guardavano con la faccia schifata ma sinceramente a me facevano più schifo loro!”

Ci sono migliaia di poveri randagi che ogni giorno si riversano per le strade delle nostre città, sperando di ricevere un po’ di cibo per tirare avanti e magari, se ci scappa, una carezza. Sono le vittime silenziose della nostra società. Vittime dell’ignoranza e dell’indifferenza di chi passa, li vede con la coda dell’occhio e se ne va. Il protagonista di questa storia è uno di loro, il randagio più brutto della città. Era brutto perché secco sfinito, pieno di rogna e camminava curvo per le botte prese. Vagava per le strade di Iquitos, in Perù, in un quartiere pieno di ristoranti. La gente passava e neanche lo guardava, non una persona ha buttato un pezzo di pane a quel poverino.

Joyci e Bianca stavano mangiando un panino per strada, Bianca vede quella specie di cane e non riusciva più a mordere il pane. L’altra ragazza ha allungato la mano verso il poverino per accarezzarlo, la gente intorno le guardava con faccia schifata, quasi a dire.”Fate attenzione! E’ malato!”

“E’ stato orribile vedere di quanta indifferenza e crudeltà sia capace l’essere umano. Non ho avuto coraggio di mangiare più. Mi facevano schifo quelle persone che non avevano pena per lui. Noi abbiamo ceduto il pranzo al poverino ma era troppo poco, non sarebbe bastato, quindi lo abbiamo portato a casa con noi!

Le donne si sono prese cura del piccolo. Lo hanno chiamato Ojitos. Aveva la rabbia e diverse infezioni batteriche. Le due hanno utilizzato tutti i loro pochi risparmi pur di farlo curare e guarire.

Eppure la medicina più efficace è gratis e alla portata di tutti: l’amore. Sono stati l’affetto e il calore di una casa, infatti, che hanno ridato agli occhi di Ojitos la luce della speranza, in un futuro diverso, in una vita degna di essere chiamata tale.

Eccolo a distanza di qualche settimana. Non è più quel cagnolone triste e malato scacciato da tutti. Ora Ojitos è felice, sano e sereno. Tutto questo grazie a qualcuno che ha scelto di sostituire alle parole i fatti.

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