Maltratta Un Cane, Ma La Vendetta È Imminente

Si dice che non bisogna disturbar il can che dorme. Lo conoscevate questo proverbio? Se non ne eravate a conoscenza di questa perla di saggezza popolare, vi conviene aggiornarvi, perché in Cina, un uomo ha pagato un conto molto salato per aver ignorato questo consiglio.

Siamo a Chongqing, una città della Cina centro-meridionale con una popolazione di circa 32.355.000 abitanti. Stiamo parlando di un’immensa megalopoli nota ai turisti perlopiù come punto di partenza delle crociere verso le Tre Gole. In questa città è successo un fatto che, a noi, può sembrare divertente ma che alla persona in causa ha fatto sicuramente girare le scatole.

Un uomo, tornando a casa ha trovato il suo posto di parcheggio preferito occupato da un cane che dormiva beatamente al sole. L’uomo ha pensato bene di far alzare il cane scacciandolo con alcuni calci. Il cane, che era uno dei tanti randagi che vivono sulle strade di Chongqing, si è alzato e la liberato il posto, andando via velocemente. Felice, l’uomo ha parcheggiato la macchina ed è entrato in casa.

 

 

Quello che è successo dopo non se l’aspettava nessuno. Il cane scacciato malamente ha deciso di vendicarsi. È tornato con alcuni suoi amici e ha cominciato a mordere la macchina del suo “nemico” reo di averli rubato il posto che si era scelto per fare il sonnellino pomeridiano. La carrozzeria è stata masticata per bene insieme a tutte le parti più morbide, compresi i tergicristalli.

Gli atti di “vandalismo” sono stati fotografati da un vicino di casa, che ha mostrato al proprietario della macchina la mattina dopo la prova regina. Probabilmente l’uomo non gli stava molto simpatico nemmeno al vicino, visto che, invece di cercare di fermare lo scempio, si è limitato a fotografare.

I cani randagi in Cina sono un vero problema sociale. A volte, alcuni di loro sono presi e usati nei combattimenti di cani. La Cina non ha leggi contro i reati di la crudeltà sugli animali e, una persona che fa del male a un cane o a un altro animale può essere perseguita soltanto per i reati contro il patrimonio, se l’animale appartiene a qualcuno.

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