La storia di Sassy, ​​una pitbull affetta da nanismo adottata prima di essere soppressa

Io sono sempre dell’idea che se si vuole adottare un cane, la cosa migliore è andare in canile e dare la possibilità di essere felice, a una di quelle povere creature abbandonate ad una vita crudele e triste.

Ma purtroppo, nella maggior parte delle volte, anche quando si tratta di un adozione in canile, l’età e la salute fanno la differenza. La maggior parte delle persone vogliono un cucciolo perché credono che crescendolo riescono ad educarlo, perché è più carino e perché sanno che vivrà a lungo.

Un cane più anziano ha bisogno di più cure e quindi di più spese mediche, ha già le proprie abitudini, così come un cane “malato”.

Sally è una cucciola di pitbull nata in un allevamento di cani, venduti a scopo di lucro. Ma la piccola è nata diversa, speciale. Troppo speciale agli occhi dell’allevatore che ha deciso di abbandonarla.

Ma per fortuna, per ogni brutta azione, c’è un angelo che gira l’angolo e che regala una seconda possibilità. Ernie Altamirano è l’uomo che ha trovato Sassy. Si è subito accorto dei suoi visibili problemi di salute e l’ha portata dal veterinario.

La pitbullina era affetta da nanismo ipofisario, una condizione. o meglio un deficit dell’ormone della crescita.

“Non vivrà più di tre anni”, gli dissero i medici. “A 4 anni l’ho mostrata fiero al mondo, lei era una guerriera!”

Purtroppo la cucciola soffre anche di una varietà di deformità congenite.

E’ un pitbull “purosangue” ma è 4 volte più piccola delle normali dimensioni di un cane di questa razza.

E’ nata con le zampe storte e questo ostacola la sua mobilità. Perfino la sua lingua non rientra nella normalità, è più grande della sua stessa bocca e questo motivo ha delle grandi difficoltà a respirare.

Purtroppo Sassy non cammina molto bene, un po’ storta, come dice il suo papà, sembra un flipper… ma non si può non sorridere vedendola. Quando è stanca, si muove strusciandosi a terra.

“Nonostante le sue condizioni ha uno spirito positivo che irradia ogni mia giornata”

“Sassy è come gli altri miei cani, normale! La sua diversità, la rende solo speciale. Ai miei occhi e quella dei suoi fratelli pelosi. Ma non per pena ne per tenerezza, ma per senso di protezione. E’ come la piccola della famiglia, che va accudita e accompagnata”.

“Non potrei immaginare la mia vita senza di lei. E se vi mostro le sue foto è, soprattutto, per farvi capire che un cane diversamente abile è capace di portare amore e gioia nelle vostre vite come un qualunque altro cane!”

Vi lasciamo ad un tenero video di Sassy:

Meraviglioso, non trovate? Aprite i vostri cuori ai cani come Sassy.

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