L’avevano trovata accartocciata su se stessa, probabilmente dopo aver vissuto all’interno di una gabbia per uccelli

Ve la ricordate Natalina? La sua storia aveva fatto il giro del mondo e tutti si erano indignati davanti a tanta crudeltà. Noi vi vogliamo raccontare la sua storia e farvi sapere come sta adesso la cagnolina che ha fatto commuovere tutto il paese.

Natalina era stata trovata a gennaio del 2013 alla fermata del bus di Acquaviva delle Fonti (Bari). Alcuni studenti che stavano tornando da scuola hanno visto questa cucciola di segugio e hanno subito allertato i volontari dell’associazione Legalo Al Cuore Onlus, che non hanno tardato ad arrivare sul posto per soccorrerla. I ragazzi, al telefono, avevano detto che dovevano venire subito perché c’era un cane “strano” ma nessuno si aspettava a quello che hanno trovato.

Risultati immagini per natalina acquaviva cane

 @BariToday

La cucciola era rinchiusa in una gabbia per uccelli, probabilmente la stessa in cui l’avevano fatta vivere dalla nascita. Le sue ossa erano malformate e Natalina, così è stata battezzata dai volontari, era completamente accartocciata su se stessa. In più, era magra e denutrita.

“All’inizio non sapevamo nemmeno se poteva sopravvivere”

racconta Patrizia Buonadonna, presidente dell’associazione Legalo al  Cuore Onlus e la responsabile della sezione di Acquaviva delle Fonti. Natalina ha fatto tutte le viste mediche necessarie e i veterinari hanno scoperto che aveva circa 5 mesi al momento del ritrovamento ed era affetta da Idrosiringomielia, una patologia congenita che induceva il suo corpo a produrre una quantità maggiore di fluidi nel canale midollare.

Oltre ai problemi fisici, Natalina ha dovuto affrontare anche i suoi problemi psicologici. Infatti, i volontari dell’associazione Legalo al Cuore Onlus raccontavano che la cagnolina sembra terrorizzata dai bastoni come quelli della scopa o dello straccio.

Ma dopo alcuni mesi di terapie e cure, il 30 di maggio è arrivata anche la buona notizia: Natalia è stata adottata da una famiglia di Bologna. Noi ci auguriamo che la cagnolina riesca a dimenticare tutte le sofferenze che ha dovuto subire.

Fonte: mysocialpet.it

Articoli correlati