“L’avevano cosparsa di grasso per poi gettarla nel fango in modo che si attaccasse meglio al pelo e che la cagnolina in questo modo morisse per una lenta agonia”
Ho sentito spesso persone dicendo che prima non c’era tutta questa violenza nei confronti degli animali e che è la colpa dei vari social se i maltrattamenti nei confronti degli animali si sono moltiplicati. Permettetemi di dissentire. I maltrattamenti nei confronti dei più deboli (e qui includo anche le donne e i bambini, oltre agli animali) ci sono sempre stati.
Semmai, da quando ci sono social, questi fatti vengono denunciati pubblicamente e, in certi casi, le condivisioni dei vari utenti arrabbiati hanno portato all’arresto dei colpevoli. Certo, bisogna usare questa potente “arma” con cautela perché si rischia di mettete alla pubblica gogna persone innocenti ma quando ci sono i filmati o le foto, c’è poco da contestare.
In questo caso vi vogliamo raccontare una vicenda, a mio avviso vergognosa, avvenuta a Milena, provincia di Caltanissetta. Fabio Calì, il coordinatore regionale delle Guardie Zoofile della LIDA ha pubblicato un post sul suo profilo Facebook, condiviso in seguito da San Cataldo Lida, in cui denuncia la terribile storia.
Qualcuno ha ben pensato di prendere questa cagnolina di circa un anno e mezzo, cospargerla di grasso e poi gettarla in una pozza di fango, condannandola così a morte certa. Fortunatamente per lei, qualcuno se n’è accorto della sua presenza e ha allertato la Polizia Municipale che è arrivata sul posto insieme ai volontari di San Cataldo Lida.
Sono riusciti ad estrarre a cagnolina dalla pozza di fango in cui era rimasta intrappolata e portarla dal veterinario. La cagnolina era molto debole e, attualmente, i medici le stanno somministrando delle flebo, perché si rifiuta di mangiare.
Chi ha fatto questo voleva farla morire in maniera atroce. Il grasso che aveva addosso mescolato con il fango ha creato una specie di corazza impedendole di muoversi. Si stanno cercando i responsabili ma sarà davvero difficile trovarli.