L’ambulanza parte senza la cagnolina del ferito. La cagnolina prova ad inseguirla e di lei se ne perdono le tracce. L’uomo promette una lauta ricompensa. Qualche giorno dopo una donna bussa alla sua porta ma…

Questa ci sembra una storia già vista… un deja vù. Ancora una volta a rimetterci sono gli animali. Quando impareremo dai nostri errori? Quando capiremmo che dobbiamo trattarli con rispetto?

I questo caso la protagonista è una cagnolina. Siamo a luglio, a Feltre (Belluno). Sulla strada le macchine scorrono veloce. Un uomo sta viaggiando con la sua cagnolina. Improvvisamente tutto precipita e la macchina esce fuori strada. L’uomo è ferito. Viene chiamata l’ambulanza che lo carica e parte subito a sirene spiegate. Ma nessuno sembra di accorgersene della cagnolina. O non vogliono accorgersene. Pensano che la priorità primaria la deve avere la vita umana.

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La cagnolina prova ad inseguire l’ambulanza. È spaventata e corre con tutte le sue forze ma non riesce, com’era da aspettarsi, a raggiungerla. E si perde. Possiamo solo immaginare la sua paura, la sua disperazione, il suo sgomento. Cerchiamo anche di capre gli operatori sanitari che in quel momento avevano come obbiettivo primario quello di salvare la vita della persona ferita… ma sarebbe bastato affidare la cagnolina a qualcuno, alle forze dell’ordine…

Il cane abbandonato

 

L’uomo le vuole dare la ricompensa promessa ma la donna inizialmente la rifiuta. Poi lui insiste e lei la accetta ma va subito e la versa come donazione a due associazioni che si occupano degli animali randagi presenti sul territorio feltrino: Apaca e S.Francesco di Feltre.

Il presidente di una delle due associazione, arrabbiato per quello che era successo alla cagnolina puntualizza:

“Chiediamo siano date direttive precise al personale addetto al soccorso su come comportarsi nel caso di animali coinvolti in incidenti, così eviteranno che qualcuno presenti una denuncia per violazione dell’articolo 189 del codice della strada, che impone di soccorso anche agli animali”

La storia è finita bene in questo caso ma bisogna imparare dagli errori. Queste cose in futuro non dovranno più succedere!

Fonte: ilgazzettino.it

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