La sua amata umana era morta… e lei l’ha vegliata per giorni. Quando sono arrivati i carabinieri Penny ha fatto quello che sapeva meglio: proteggerla. Per poter entrare nell’appartamento i carabinieri hanno dovuto… 

Era giovane, era bellissima, era intelligente, era amata, era… era… perché il destino ha voluto scrivere la parola fine nel libro della vita di  Carla Di Carlo, una psicologa di 42 anni di Avezzano (AQ). Tutto è accaduto nel suo appartamento di via degli Avieri dove la donna abitava insieme alla sua cagnolina Penny, una femmina di cocker spaniel di colore nero.

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Ieri i carabinieri sono stati allertati dalla mamma di Carla, ricoverata in ospedale. Aveva cercato di contattare la figlia ma, dopo aver provato in vano, si era preoccupata. I carabinieri hanno provato ad entrare ma la sua cagnolina Penny non ha permesso loro di avvicinarsi. Per riuscire a raggiungere il corpo della donna è stato richiesto l’intervento di un accalappiacani.

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La donna si trovava in cucina e i primi rilievi parlano di decesso avvenuto circa 2 o addirittura 3 giorni prima. Penny la vegliata tutto questo tempo. Immaginate il dolore, la paura e lo smarrimento di questa cagnolina che ha visto morire la sua amica senza poter fare niente per salvarla. Le cause del decesso non sono ancora state stabilite e gli inquirenti non escludono nessuna ipotesi. La pista più probabile, però, rimane quella dl suicidio con un cocktail di farmaci.

 

Non sapiamo se la sua morte è stata per motivi di salute o se è stata lei a porre vita alla sua esistenza. Sul suo profilo Facebook ci sono foto e parole che adesso, col sennò di poi, sembrano dei piccoli campanelli d’allarme (come questo post del 2 di maggio).

Carla lavorava come Psicologa Psicoterapeuta presso Victoria Clinic, ma collaborava anche con l’Istituto di Terapia Cognitivo Interpersonale ed era membro della AIPC, l’Associazione Italiana di Psicologia e Criminologia.

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Per quanto riguarda Penny, la sua amata cagnolina, tornerà a stare con la mamma di Carla, appena uscirà dall’ospedale.

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Aspettando che la giustizia faccia il suo corso e vengano accertate le cause della porte di Carla,

ci stringiamo in un abbraccio intorno ai familiari di Carla.

R.I.P. grande donna… porta il tuo sorriso tra le stelle…

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