“La prima cosa che ho pensato quando l’ho visto è che non poteva essere arrivato lì da solo…è salito sul mio camion e all’improvviso…”

“Ho visto Percy per la prima volta su una piazzola di sosta” racconta Paul. “Era ferito ad un orecchio. Probabilmente era rimasto vittima di qualche automobile che con il buio non l’aveva visto. Quello non era un ambiente per un gatto o per qualsiasi essere vivente. Ma soprattutto, ciò che ho pensato subito, è che non poteva essere arrivato lì da solo. Quindi qualche criminale aveva deciso di disfarsi di lui portandolo in un luogo in cui la sopravvivenza è quasi impossibile.”

“Quando sono sceso dal mio camion, Percy si è avvicinato a me. Ha iniziato ad arrampicarsi sulle mie gambe. Per i gatti non è facile dare fiducia ad uno sconosciuto e il fatto che lui si stesse completamente mettendo nelle mie mani è stato un chiaro segno di come quello fosse il suo tentativo disperato di scappare da quell’inferno. Ho preparato un posto tutto per lui accanto a quello del guidatore. Si è allungato sulla sua copertina e si è addormentato subito.”

“Forse per la prima volta dopo tanto tempo si sentiva finalmente al sicuro.”

“Io lo guardavo e gli ripetevo di stare tranquillo. Vedevo quell’orecchio malconcio e il suo corpicino segnato dalla fame, e pensavo che da quel momento nulla di brutto gli sarebbe più accaduto perchè ci sarei stato io al suo fianco per sempre.”

“Da quel giorno siamo diventati due compagni perfetti. Lui adora viaggiare con me e sapere che c’è lui mi riempie di gioia e non mi fa sentire solo mai.”

“Al mattino non c’è neanche bisogno di mettermi la sveglia, perchè Percy non esita a venirmi a svegliare per dirmi che è ora di affrontare un’altra giornata di lavoro.”

“Siamo una coppia ben assortita. E’ passato un anno da allora e devo dire che questo è stato l’anno più bello di tutta la mia vita.”

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