Facevo parte di quel genere di persone che diceva “ma è solo un cane”. Sissy ha cambiato il mio mondo… mi ha salvata in tutti i modi possibili…

Erano le 17:30 del 19 dicembre del 2000 quando mio padre ritiratosi dopo una lunga giornata di lavoro torno a casa con una scatola, me la diede in mano e disse apri è il tuo regalo di Natale… dentro c’eri tu… un batuffolo di poco più di un mese di vita… eri rannicchiata in un angolo della scatola e non volevi essere toccata. Ti preparai un angolino con un cuscino rotondo bordò. Sei stata con la faccia contro il muro per un mese… per un mese non ti sei fatta toccare. Come ci avvicinavamo tu tentavi di mordere. Ti spiavo la notte dal buco della serratura uscivi dal tuo guscio giocavi, mangiavi e appena fatto giorno tornavi a nasconderti.

Sei uscita fuori piano piano. Sono state tante le giornate sedute vicino a te per cercare di farti capire che nessuno ti avrebbe fatto più del male. Mi hai dato la tua fiducia: sei uscita fuori e quando ti sei specchiata contro il forno in acciaio hai abbaiato per la tua prima volta. Da li hai dato via alla nostra lunga avventura e alla nostra immensa storia d’amore. Ti sei mangiata rotoli di carta igienica che, puntualmente, srotolavi dal bagno al corridoio per stare più comoda sul tappeto.

Ti sei rosicchiata mobili, calze(ovviamente solo le mie), scarpe, oggetti vari, telecomandi, cuscini e cucce. Fino a che ti sei rotta la zampetta e da lì hai preso il via ad uscire sempre con noi. Abbiamo sempre viaggiato insieme dal treno alla macchina. Abbiamo nuotato e fatto scampagnate, abbiamo condiviso tutto, pure la febbre. Se uno di noi era malato tu stavi lì per giorni sopra il letto a vegliarci come un infermiera professionista.
16 anni… dicono siano tanti… per me sono volati in un batter d’occhio.

Avrei un milione di cose da raccontare su te e me e la nostra famiglia ma voglio raccontare chi era Sissy…
Sissy è stata quell’essere speciale che mi ha salvata 2 volte…
La prima volta quando ci siamo conosciute… ero la classica ignorante che diceva “ma è solo un cane, puzza, da problemi” ma tu ti sei insinuata come un dolce siero nelle mie vene, cambiando totalmente e radicalmente la mia prospettiva di vita su tutto.
E mi hai salvato mercoledì alle 23:30 quando sei voluta andare via…

L’ultimo mese un calvario. Quel mostro chiamato ANEMIA si è impossessata di te. Il tuo midollo osseo si è bloccato. Non generava più sangue ed io il tuo papà e i tuoi nonni abbiamo lottato contro il tempo per cercare di salvarti, per averti ancora con noi ancora un po’. Ogni 2 giorni un’ora di autostrada per andare in clinica a fare le analisi e le punture. Abbiamo lottato ferocemente, tu più di tutti leonessa mia, affinché uscissi vincitrice da questa guerra. Ma purtroppo oltre l’anemia, le sincopi maledette che ti hanno portata via da me.

Mi hai salvato la vita… mi hai insegnato il vero rispetto verso tutti… mi hai insegnato cosa vuol dire AMARE incondizionatamente. Il tuo amore che dà senza volere nulla in cambio, se non un grattino sulla testa. Mi hai insegnato la DIGNITÀ dell’essere vivente.

Hai aspettato di arrivare a casa tua per morire. Volevi salutare quella che più di tutti ti ha cresciuta e tenuta con sé, nonna Jolanda, la tua compagna in tutto. Ci hai salutato con quegli occhioni grandi e vispi, nonostante stessi morendo, mi hai dato l’ultima leccatina e sei andata via da noi. Tu mi hai salvata perché mi hai insegnato a vivere anima mia.
Questa casa non sarà più la stessa. Manca la luce e l’armonia, la gioia e la voglia di vivere. Manca vederti andare da una parte all’altra di casa ad inseguirci. Manca quel faccino furbo, manca tutto, manchi tu.
È uno strazio… non riesco ad andare avanti. Niente ha senso se tu non ci sei. Eri la mia metà esatta. Il dolore non passa ma aumenta.
Sissy aiutami da lassù…
Sto sbagliando tutto… ho imposto ai miei di non nominarti più. Sentire il tuo nome è una freccia dritta al cuore ma eri anche la loro…
Mi hai salvata… dall’ignoranza umana… mi hai reso migliore di quello che ero… posso solo che dirti grazie per tutto… grazie per avermi insegnato ad amare e vivere…

Ti amo figlia mia…

Fonte: Anna Fortuna

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