Danno fuoco a un cagnolino, lo registrano con i cellulari e se la ridono. Firmate la petizione per chiedere una condanna esemplare per questi mostri

Non mi piace scrivere questo tipo di articoli ma questa volta è necessario se vogliamo cercare fare giustizia per il cagnolino protagonista di questa terribile vicenda. Cercherò di raccontarvela anche se sento solo dolore e rabbia e una sensazione di impotenza.

Vi prego di leggere l’articolo fino alla fine e di firmare la petizione. So che probabilmente non è molto ma almeno è qualcosa… anche perché l’alternativa sarebbe non fare niente.

La storia è tanto semplice quanto terribile. Siamo in Messico, a San Luis Potosi. Un gruppo di giovani ha deciso di bruciare vivo un cane indifeso. Hanno registrato tutta la scena con i telefonini e l’hanno postata su Facebook. Il video ha fatto partire un’ondata di rabbia e di indignazione e qualcuno è riuscito a scaricarlo prima che venisse rimosso. L’ha subito consegnato alle forze dell’ordine che si sono messe ad indagare sulla vicenda.

 

La data non si conosce con precisione ma è comunque una vicenda di quest’anno, si presume ad aprile. I giovani ridono e si burlano del povero animale terrorizzato e sofferente. Fortunatamente nel video (che non vi propongo perché è davvero terribile) le loro facce sono riconoscibili e la polizia ha individuato già i colpevoli.

La registrazione dura circa un minuto e 10 secondi e si possono vedere 15 persone osservando l’animale, che corre avvolto dalle fiamme fino a quando non cessa di vivere. Tutta la scena è accompagnata dalla musica suonata da una band e dalle risate dei presenti.

Il video è stato caricato sui social il 9 di aprile e sarebbe stato girato nella città di Santa Matilde, nel comune di Santo Domingo de San Luis Potosi.

Il Procuratore di questo stato ha riferito che “la polizia sta svolgendo le indagini attorno ad un grave caso di maltrattamento sugli animali nel comune di Santo Domingo”.

maltrato

A San Luis Potosi il maltrattamento degli animali domestici è punibile con la reclusione ai sensi dell’articolo 317 del codice penale.

L’articolo 317 stabilisce che “può essere incriminato chi, con cattiveria o crudeltà, volutamente o non, maltrattata un animale, provocandogli lesioni che producono una menomazione fisica o causano la sua morte. Il reato sarà punito con il carcere dai tre mesi a un anno, con una multa e con il divieto per un massimo di un anno di esercitare la professione, se il fatto è stato commesso da un veterinario.”

Vogliamo invitarvi a firmare la

Petizione

indirizzata al Governo dello Stato di San Luis Potosi in cui si richiede una punizione esemplare per i colpevoli di questa barbarie.

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