Caso marò: finalmente in Italia il cane che curò Girone in India

Noto il caso dei due fucilieri detenuti in India con l’accusa di aver ucciso un pescatore. Forse un particolare di questa delicata storia non è ancora noto. Dopo l’arresto e il protrarsi della prigionia dei due marò, al fuciliere Girone, fu permesso di tenere con se il suo amato cane, sergente Argo, come lo chiama lui. La moglie Vania si è prodigata per portarlo lei stessa in India e consegnarlo nelle mani del marito Salvatore.

Il cane Argo del marò Salvatore Girone (Ansa)

Precisiamo che il marò era in ambasciata, il golden retriver non è stato portato in una cella, dietro le sbarre. Girone ha avuto dei momenti di sconforto durante questi anni e in Argo ha sempre trovato sostegno, lui è il suo fedele amico da sempre, insieme avrebbero superato anche questa brutta storia, le sue parole al riguardo :” mi è sempre stato vicino, ha sempre capito tutto!”.

argo

Quando a Maggio il fuciliere ha potuto fare rientro in Italia, Argo per mancanza di un documento, rimase in India. Nell’attesa del cartaceo, Girone affidò il suo amico all’addetto militare Roberto e a sua moglie. Appena rientrato in Italia subito ha rivolto un pensiero a Argo: ” l’ho affidato a persone fidate, ho lasciato la mia camicia così si sentirà meno solo!”. Finalmente dopo pochi giorni i documenti sono arrivati e alle ore 8.10, è arrivato l’ultimo componente della famiglia, ovviamente ad aspettarlo c’erano tutti i Girone, in prima fila la figlia Martina, innamorata da sempre di Argo. Il marò ha salutato e ringraziato tutti:” adesso la mia famiglia è di nuovo completa!”. Sono così partiti e rientrati in Puglia, serenamente.

Condividiamo questa storia per ricordare a tutti l’importanza dei nostri amici a 4 zampe!!

Fonte: www.iltempo.it

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