Carcere Immediato Per Chi Maltratta Gli Animali. Bufala O Notizia Vera?

Negli ultimi anni succede spesso che i giornali on line pubblicano questa notizia a caratteri cubitali. E quasi sempre si crea scompiglio tra quelli che amano gli animali. La verità e che tutti si augurano che sia vera ma molti temono che sia una bufala.

Noi abbiamo fatto la ricerca e vi vogliamo dire come stanno realmente le cose. Innanzitutto, da come potete vedere anche da questo ritaglio del Giornale dell’Umbria, la notizia non è recente ma risale al 1 di febbraio del 2010. Quando un provvedimento era stato appena approvato dalla Camera dei Deputati. Di fatto, a gennaio del 2010 è stato approvata all’unanimità la ratifica e l’esecuzione della Convenzione Europea per la protezione degli animali da compagnia che risaliva… UDITE UDITE…  al 13 novembre del 1987. 

Quindi nel 2010 l’Italia non ha fatto altro che allinearsi alle normative europee. Per quanto riguarda il carcere per chi maltratta gli animali, nemmeno questa è una novità. Già dal 2004 in Italia vige la legge 189 del 2004 che ha modificato il Codice Penale come segue:

1. Chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona una lesione ad un animale ovvero lo sottopone a sevizie o a comportamenti o fatiche o a lavori insopportabili per le sue caratteristiche etologiche è punito con la reclusione da 3 mesi a 1 anno o con la multa da 3.000 a 15.000 euro.

2. La stessa pena si applica a chiunque somministra agli animali sostanze stupefacenti o vietate ovvero li sottopone a trattamenti che procurano un danno alla salute degli stessi.

3. La pena è aumentata della metà se dai fatti cui al primo comma deriva la morte dell’animale”.” (art 544 -bis Codice Penale)

Per quello che riguarda i casi in cui il maltrattamento sia imputabile a terzi e non al padrone, bisogna far riferimento al testo dell’Art. 638 del Codice Penale che recita così:

“1. Chiunque senza necessità uccide o rende inservibili o comunque deteriora animali che appartengono ad altri è punito, salvo che il fatto costituisca più grave reato, a querela della persona offesa, con la reclusione fino a un anno o con la multa fino a euro 309.
2. La pena è della reclusione da sei mesi a quattro anni, e si procede d’ufficio, se il fatto è commesso su tre o più capi di bestiame raccolti in gregge o in mandria, ovvero su animali bovini o equini, anche non raccolti in mandria. 

3. Non è punibile chi commette il fatto sopra volatili sorpresi nei fondi da lui posseduti e nel momento in cui gli recano danno.”

Questo è ciò che recita il testo delle leggi sopracitate. Non cambia nulla dal 1 di luglio e tanto mento da settembre del 2016, come recita un articolo postato recentemente sul Fatto Quotidiano! Rimangono invariate le pene e le sanzioni economiche. L’unico problema rimane il fatto che la legge c’è ma non viene applicata quasi mai e i colpevoli rimangono quasi sempre impuniti. 

Concludiamo dicendo che il reato di maltrattamento degli animali è punibile con il carcere in Italia… ma che la notizia è vecchia è risale al 2010 e, da allora, non sembra che siano cambiate molte cose.

Fonte: Sentenze Cassazione

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