I cani nascono con code e orecchie e dovrebbero potersele tenere
Comincerò quest’articolo con una domanda. Guardate la foto qui sotto e ditemi a quale razza appartiene questo bellissimo esemplare.
Adesso guardate la prossima foto e rispondete, se potete, a quale razza appartiene quest’altro cane:
Ebbene, entrambi sono Dobermann (conosciuti anche come Dobermann Pinschers), una delle razze più conosciute e più diffuse in America. Solo che uno è integro mentre l’altro ha le orecchie e la coda tagliate. Uno è come la natura l’ha creato e l’altro è come siamo, purtroppo, abituati a vedere i cani appartenenti a questa razza.
Le procedure di taglio della coda e delle orecchie sono state a lungo praticate sui cani appartenenti a questa razza così come su altre razze. Ma, anche se hanno nomi scientifici e suonanti sono pur sempre amputazioni. Si dice che siano cominciate con i romani che pensavano che le code contribuissero alla diffusione della rabbia. Sono continuate con gli allevatori, i cacciatori e con gli organizzatori di combattimenti tra cani che volevano prevenire che la preda o l’avversario potesse abbattere il cane trascinandolo per la coda o scalparlo mordendogli le orecchie.
In presente queste alterazioni chirurgiche sono diventate talmente “normali” per alcune razze che molti di noi fanno fatica a riconoscere i cani interi. Molti pensano addirittura che i cani nascano con le code e con le orecchie tagliate.
Mills, uno studente laureando alla University of British Columbia, si è documentato molto sugli interventi non necessari eseguiti sugli animali (in questa categoria rientrano anche l’asportazione delle unghie nei gatti e la devocalizzazione di cani e gatti).
Mills ha scoperto che le persone che hanno tagliato o vogliono tagliare le orecchie o la code dei loro cani non vogliono nemmeno sapere quello che succede durante e dopo l’intervento, anche perché non è particolarmente piacevole conoscere la verità. Il taglio della coda viene eseguito dai veterinari o dagli allevatori quando i cuccioli hanno dai tre ai cinque giorni di vita, sia se si tratta di tagliare la coda con le forbici o con un bisturi sia se si usa un elastico che viene avvolto intorno alla coda, limitando la circolazione e facendola cadere. L’anestetico è usato raramente.
Il taglio delle orecchie, invece, viene eseguito sui cuccioli che hanno dalle 7 a 12 settimane e viene usato l’anestetico. Dopo il taglio delle orecchie nella forma scelta dal proprietario (per i Dobermann, per esempio, c’è il taglio militare e quello da esposizione), le orecchie sono tenute in posizione verticale per mesi, in un primo momento con l’aiuto di un pezzo di polistirolo e poi con del nastro adesivo, fino a che non guariscono e restano dritte da sole.
Il taglio della coda e delle orecchie è illegale nella maggior parte dei paesi europei e in Australia, così come in alcune zone in America. Ma in Nord America è legale e molti lo continuano a fare perché in alcuni concorsi i cani integri sono penalizzati (come il Boxer e lo Schnauzer nano).
In conclusione vogliamo dire a tutti quelli che sostengono che l’animale non soffre che se sono tanto convinti di questo dovrebbero amputarsi loro le orecchie o qualche arto (a scelta) ed esperimentare sulla loro pelle la “non sofferenza”.
Fonte: washingtonpost.com