‘Una statua di fango e colla. Completamente inerme a tutto ciò che lo circondava. Era terrorizzato e spaventato. I resti di quello che una volta era un cucciolo’

La cattiveria umana e senza limiti ma quando sono i bambini a dimostrare crudeltà nei confronti degli esseri indifesi, dobbiamo cominciare a farci qualche domanda perché significa che abbiamo fallito come genitori e come comunità.

Questo cane è una vittima. La vittima di alcuni bambini che non hanno avuto pietà di lui. Questo cucciolo è arrivato in una clinica di Istanbul, Turchia, quasi in fin di vita, immobile come una statua, all’interno di una scatola di cartone.

Alcuni bambini l’avevano immerso nella colla solo per “divertimento”. Prima lo avevano completamente ricoperto di colla poi lo hanno trascinato nel fango. E poi sono scapati lasciandolo solo e disperato, mentre si grattava cercando di levarsi di dosso la sostanza appiccicosa. Tutto quello che poteva fare era rotolare e strofinare… ma la colla si è indurita come il cemento, diventando una specie di seconda pelle.

Il povero cucciolo si era trasformato in una statua. La colla impediva al sangue di circolare normalmente e lui aveva le ore contate. Fortunatamente è stato trovato da alcuni passanti che lo hanno portato di corsa presso la sede di un’associazione internazionale che si occupa di animali randagi, He’Art of Rescue. I volontari non hanno perso tempo, vista l’emergenza.

“Una statua di fango e colla, una statua completamente remissiva a tutto ciò che la circondava. Una statua terrorizzata e spaventata di quello che stava per succedere. I resti in fin di vita di quello che una volta era un cucciolo, che ci ascolta impietrito mentre la sua storia ci veniva raccontata. Eravamo tutti scioccati…”

raccontano i volontari sulla loro pagina Facebook descrivendo la loro reazione mentre ascoltavano la straziante storia di questo cucciolo che avevano chiamato Pascal.

La sua prognosi era riservata. Nessuno si aspettava che sopravvivesse. Il suo corpo e il suo spirito erano stati distrutti, calpestati, schiacciati.

“Quando l’abbiamo preso dalla scatola e messo per terra Pascal ha cominciato a gemere e trascinare le sue zampe. Sembravano spezzate. Si è trascinato con grande fatica in un angolo buio della stanza dove ha provato a nascondersi da noi. Il suo sguardo parlava: il tradimento, il terrore e il dolore sembravano essersi materializzati nei suoi occhi partendo direttamente dalla sua anima spezzata. Era solo un cucciolo ma il suo sguardo era quello di un vecchio. Si aspettava il peggio.” 

Mercoledì i medici sono riusciti a liberarlo dalla colla. Un orecchio era necrotizzato perché il flusso di sangue era stato interrotto. Ma, nonostante i dolori, la sua situazione era rimasta stabile. Le analisi non hanno evidenziato la presenza di malattie e la sua pelle guarirà, perché Pascal viene curato con medicine omeopatiche. I volontari si occupano di lui con amore. Gli hanno promesso che non sarà mai più solo e che troveranno per lui una famiglia che lo ami così come si merita.

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