Golden Retriever ferito con un laccio d’acciaio: era una trappola

Nanà è una Golden Retriever di 2 anni, si è ferita con il cappio di una trappola per la caccia ai cinghiali, logicamente vietata. Il proprietario del cane è molto arrabbiato: «Un gesto ignobile e un insulto ai cacciatori che seguono le regole»Succede a CAPOLIVERI. Nanà la femmina di Golden Retriever di 2 anni, è tornata a casa di mattina con un laccio stretto intorno alla vita. Simone Innocenti, il proprietario del cane, sta meditando di denunciare l’accaduto alle forze dell’ordine, affinché episodi del genere non accadano più.
«Sabato notte – racconta Simone – sento abbaiare da lontano, credo che sia il cane di uno dei miei vicini, magari fa le bizze e vuole entrare in casa del suo padrone, abito in campagna e tutti hanno un animale domestico da queste parti. È notte fonda, non si vede niente, penso che forse il lamento proviene dalla proprietà di un mio vicino di casa, uno svizzero che in questo momento non è in casa. O magari dagli altri vicini, anche loro hanno dei cani».La mattina seguente è la madre di Simone, che si allarma perchè non vede Nanà, di solito è vicino alla sua cuccia. Simone esce a cercarla: –«Non riusciamo a trovarla  – Più tardi la vediamo tornare a casa, ha il pelo tutto bagnato. Sotto casa mia proprio nella proprietà del vicino, c’è il ruscello del Profico, dove lei ama andare a bagnarsi, un paio di volte al giorno, sia per rinfrescarsi che per giocare. Ha l’aspetto distrutto e impaurito, cammina a malapena, noto che attorno alla vita ha un cappio di acciaio che gli stringe la vita, lo apro e vedo che si è ferita, si è strappata il pelo cercando di liberarsi».
Simone è molto arrabbiato per l’accaduto, avrebbe potuto uccidere il suo cane e inizia le ricerche per scoprire chi avesse fatto una cosa del genere. Ricorda di aver sentito parlare di lacci di acciaio utilizzati per catturare del cinghile, si tratta di bracconaggio ed è vietato, è un reato penale, punibile dalla legge con multe molto salate. «Attorno alla mia proprietà – racconta Simone – lambita da due ruscelli, spesso sento dei colpi di fucile in orari e in periodi non consentiti alla caccia, ma mai avevo visto di persona un laccio. Un mio amico cacciatore mi ha spiegato che il laccio di acciaio è un sistema di caccia usato da bracconieri senza scrupoli, odioso anche per gli stessi cacciatori, poiché infligge alla preda sofferenze tremende, prima di morire, e questo è ritenuto dai veri cacciatori un sistema ignobile di uccidere un animale. Solitamente vengono messi la sera, vicino ai corsi d’acqua e nei sentieri dove passano i cinghiali: la mattina dopo, il bracconiere passa per vedere se la trappola ha catturato l’animale e finisce di ucciderlo».
L’amico cacciatore ha spiegato a Simone Innocenti come la fortuna di Nanà è dovuta al fatto che il cappio sia stato piazzato «da un’incompetente, poiché lo scorsoio non dà scampo, stringe sempre di più la preda fino ad asfissiarla o gli procura gravi ferite permanenti. Il cappio è fatto apposta per non allentarsi, cosa che invece è accaduta al Golden Retriever».
Per fortuna la Golden si è salvata, è stata fortunata. Purtroppo, devo dire che sono contro la caccia, qualcuno può considerarlo anche uno sport, per me è solo un modo per uccidere animali indifesi.
 

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