Cane caduto in un pozzo profondo 14 metri. Ringrazia i suoi salvatori, ha commosso tutti i presenti.

Nelle campagne spesso ci sono dei pozzi non protetti, magari coperti a malapena con una lastra di legno. Con il tempo, il legno marcisce e diventa pericoloso perché al peso di qualche passante si rompe e chi si trova lì finisce nel pozzo.

Spesso, vittime di questi disastri, sono animali e bambini. In questa storia, la vittima del pozzo è un cane che è caduto in un buco profondo 14 metri. Grazie all’intervento della settima compagnia Quinchamali e della quinta compagnia Chillan (due compagnie di pompieri cileni) il cane è stato salvato, dopo lunghe ore di lavoro.

Non è facile intervenire nel recupero di qualcuno in un pozzo perché le pareti sono scivolose. Spesso non ci sono appigli, gli spazi sono stretti ed angusti, insomma è veramente un lavoro difficile e duro. A maggior ragione quando si tratta di cani che non hanno la possibilità di utilizzare le mani per attaccarsi ad una corda o fare un nodo.

In questo caso, le compagnie si sono organizzate creando una catena umana.

Il più magro è stato legato con una corda e calato sul fondo del pozzo. Una volta raggiunto il cane, che era terrorizzato per l’esperienza, lo ha calmato con le parole, facendogli qualche carezza. In questo modo il cane ha capito subito che era arrivato il suo angelo custode.

A quel punto il cane ha lasciato fare tutto al vigile che gli ha messo un’imbragatura di sicurezza e poi lo ha preso in braccio e messo all’interno della giacca per proteggerlo il più possibile durante la risalita. L’animale non smetteva di riempirlo di baci, tanta era la sua gioia.

Una volta raggiunto il bordo del pozzo, i colleghi hanno aiutato il vigile del fuoco a rimettersi in piedi e a sigillare il pozzo, onde evitare altri incidenti. Il cane, nel frattempo, ha incominciato a correre da tutti i pompieri presenti per manifestargli la sua riconoscenza e gioia.

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