Cacciatore seppellisce vivo il suo cane perché ormai è troppo vecchio. Il villaggio si mobilità e chiede una pena severa con una petizione da firmare.

Questo è un caso tragico che ha mobilitato gli abitanti di Turquant per diverse settimane. L’11 dicembre, un residente di questa cittadina situata nei pressi di Saumur, nel Maine-et-Loire, ha fatto una scoperta sconvolgente. Mentre passeggiava con il suo cane, ha sentito dei latrati provenienti da sotto terra.

L’uomo resta scioccato nello scoprire un cane ricoperto da diversi centimetri di terra “recentemente smossa” e bloccato da lamiere e tronchi di legno.

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Intervistato da France 3, l’uomo dice:

“Quando sono riuscito a tirarlo fuori, sembrava non respirasse più, l’ho appoggiato a terra e ho provato a fare dei massaggi cardiaci. Subito dopo ha ripreso a respirare.

L’uomo ha preso subito il cane, che ha chiamato Aslan, e lo ha portato alla clinica veterinaria più vicina. All’arrivo, l’animale era in condizioni critiche. Il medico gli attaccò una flebo e cercò di riscaldarlo dato che il cane soffriva di ipotermia e disidratazione.

Sono susseguiti due giorni di terapia intensiva

Purtroppo, le condizioni di salute di Aslan non migliorarono. Dopo due giorni e mezzo di terapia intensiva, presero la decisione di risparmiargli la dolorosa agonia, dato che era ovvio che ormai stesse andando incontro alla morte. Insieme a “Diritti di vita”, un’associazione di protezione degli animali, il veterinario effettuò l’eutanasia. “Aslan si è spento Martedì sera,13 dicembre in compagnia dei membri dei membri dell’associazione”, riferisce la stampa locale.

L’associazione “Diritto di Vere” ha deciso di presentare una denuncia per “atto di crudeltà verso un animale.” Il 5 gennaio, il proprietario dell’animale è stato rintracciato attraverso la targa dell’auto, dalle telecamere di sorveglianza di un vicino, era l’unica macchina che percorreva quella stradina a quell’ora.

Si tratta di un cacciatore di 44 anni che risiede in una città vicina. Secondo il Kiosque, un giornale regionale, l’uomo avrebbe sotterrato il suo cane da caccia ormai anziano e con problemi di vista e udito, per disfarsi della bestia ormai inutile al suo scopo. Per difendersi, il cacciatore ha dichiarato che l’animale era morto quando lo ha sistemato sottoterra.

Il cacciatore è stato rilasciato in libertà vigilata. Le sue armi e altri cani sono stati confiscati e rischia fino a due anni di carcere e 30.000 euro di multa.

Quasi 40.000 firme chiedono giustizia

Scioccati da questo caso scandaloso, molti residenti della città di Turquant accompagnati da gruppi animalisti hanno voluto manifestare il loro malcontento. Il 15 gennaio, circa 80 persone hanno partecipato ad una marcia bianca  in omaggio a Aslan.

Una petizione è stata lanciata sulla piattaforma Change.org dall’associazione “Diritti di vita” perché l’indagine si concluda con una condanna esemplare. “Una pena massima ed esemplare, viene richiesta per rendere giustizia a Aslan. Questa petizione è stata lanciata per portare il suo sostegno alle associazioni che stanno cercando di lottare per una giustizia in questa triste vicenda “, questo il testo che accompagna la petizione che ha già quasi 40.000 firme.

Per firmare, clicca qui.  Un gruppo di Facebook, dedicato a Aslan è stato aperto e promette di raccogliere notizie relative al caso. Per raggiungerlo, cliccate qui.