Una bimba inciampa e trova una boxerina dentro una fossa, lasciata da qualcuno a morire. Lei sa perfettamente cosa deve fare…

Siamo in Gran Bretagna, Cara è una bambina di sei anni, solare e giocherellona. Un pomeriggio mentre correva nei prati intorno a casa sua inciampò su di un sasso e cadde per terra. Nel cadere ha spostato delle tavole di legno e, curiosa come pochi, ha sbirciato sotto le tavole. C’era un cane di razza boxer rannicchiato nell’angolo di una buca dalla quale non poteva uscire.

La bimba ha guardato per qualche istante gli occhi sofferenti del cane, si è alzata ed è scappata via. Sapeva di preciso cosa fare, doveva cercare aiuto.

Cara corre a chiamare suo padre Kenny, fa del tutto per farsi seguire. Arrivati sul posto il padre guarda dentro la buca e rimane senza parole, si abbassa e cerca di fare una carezza al cagnolino per fargli capire che l’avrebbe aiutato.

L’uomo si cala nella buca e prende in braccio il cane e lo tira fuori. Lo porta a casa e vede che il cane in realtà è una femmina, affamata, disidratata, con denti rotti e una bruttissima infezione all’utero.

Bella si chiamerà la boxerina da quel momento, è stata immediatamente nutrita e dissetata. Kenny e sua moglie amano molto gli animali, hanno avvertito immediatamente ” Il centro arcobaleno ” e quella sera Bella ha dormito sul divano con Ethan, il fratello maggiore di Cara.

I medici del centro hanno visitato la cagnolina e hanno scoperto che era cieca e con i denti rovinati, l’infezione all’utero era gravissima perché era stata usata per fare cuccioli da vendere, vista l’età e le condizioni era stata abbandonata e lasciata morire in quella buca.

È stata curata ed è rimasta a casa di Cara fin quando la famiglia che vedete nella foto l’ha adottata.

Bella è stata amata tanto, è morta dopo un anno ma almeno ha conosciuto la felicità di vivere in famiglia e quanto è calda la mano di un umano che ti accarezza. L’associazione ha sporto denuncia, ha cercato informazioni  anche in forma anonima, sui cuccioli che sono stati venduti. Non sappiamo realmente come sia finita poi la denuncia ma sappiamo che in molti hanno condiviso gli appelli.

Condividiamo per sensibilizzare un po tutti….

Fonte: www.littlethings.com/

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