“Abbiamo aperto lo sportello del furgone: all’interno c’erano 121 cuccioli di nemmeno 2 settimane, stipati in gabbie piccolissime senza acqua e cibo”

Chi compra cani spesso lo fa in buona fede. Cerca una determinata razza perché, magari, ha delle determinate esigenze, come quelle che riguardano lo spazio. Immaginate una persona di una certa eta che vuole un compagno a 4 zampe e adotta un cucciolo che crescendo diventa enorme. La convivenza diventerebbe impossibile perché la persona anziana non sarebbe in grado di gestirlo.

Ecco perché molti scelgono i cani di razza: possono conoscere le dimensioni del cane una volta cresciuto, possono farsi un’idea sul suo carattere ancora prima di adottarlo. Purtroppo, queste motivazioni non sono le uniche… molte persone comprano il cane di razza per una questione di moda o per vantarsi. E questo è profondamente sbagliato. Ma se queste persone conoscessero la provenienza di molti di questi cuccioli, ci penserebbero due volte prima di acquistarli.

Ed è proprio della loro provenienza che vogliamo parlarvene. Ieri la Polstrada di Mestre ha fermato sulla A4, nei pressi di Dolo, in provincia di Venezia un furgone pieno di cuccioli di nemmeno 2 settimane di vita. In gabbie piccolissime erano ammassati 121 cuccioli e alcuni gattini. Alla guida del furgone c’erano due cittadini slovacchi che  sono stati denunciati per false certificazioni e maltrattamento di animali.

L’intervento della Polizia è stato fatto su segnalazione dei volontari dell’associazione Eital (Ente italiano tutela animali e legalità), con sede a Bologna che avevano saputo di questo trasporto e non hanno perso un attimo. I cuccioli era sprovvisti di documenti, non erano vaccinati e alcuni di loro erano talmente piccoli che son sarebbero sopravvissuti a lungo lontani dalle loro madri.

Si tratta dunque del solito traffico illegale di cani dall’est Europa alimentato dalla crescente richiesta di cuccioli di razza nel nostro paese. Tutti i cuccioli sono stati affidati alle cure di un istituto veterinario di Reggio Emilia. Solo due di loro sono stati portati urgentemente in una clinica veterinaria perché le loro condizioni mettevano a rischio la loro vita.

Quando decidete di comprare un cucciolo accertatevi della sua provenienza. Certo, ci sono anche allevamenti seri ma ricordatevi che per ogni cane che comprate un randagio muore per strada. Ecco perché il nostro consiglio rimane sempre lo stesso:

Adottate non comprate!

Eital desidera fare una precisazione che riportiamo di seguito:

“Al momento sono in corso gli accertamenti sanitari e giudiziari degli animali e dei documenti di trasporto ed è prematuro poter parlare di affidi dei cuccioli, poiché adesso la cosa più importante è evitare che muoiano in seguito al lungo trasporto. Al termine delle procedure sanitarie e giudiziarie, la Procura della Repubblica competente valuterà se consentire gli affidamenti a terzi degli animali e individuare l’Organo cui affidare le pratiche degli affidamenti, al momento ignoto.

Per dare la vostra disponibilità mandate una mail a ufficio.affidamenti@eital.it

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