E’ allarme ad Andria: centinaia di cuccioli abbandonati ad un triste destino. L’indignazione spopola! L’appello disperato dei volontari alle autorità: restituite una dignità a queste povere creature!

In questi giorni stanno spopolando sui social gli allarmanti appelli dei volontari per la situazione di Andria. Nella vasta area che ricopre la città, infatti, ci sarebbero centinaia di randagi lasciati a loro stessi, in balia delle temperature glaciali e delle malattie. La notizia è partita da una denuncia da parte dell’attivista animalista Maria Mosca, sulla sua pagina Facebook. La donna parla di una povera cagnolina, bloccata nel freddo con i suoi 4 cuccioli. Sono tutti visibilmente malati e spaventati. Si stringono l’uno all’altro nel tentativo disperato di trovare un po’ di calore. A quanto pare questa è solo una delle tante tristi realtà presenti nella città pugliese.

In 3 giorni cittadini volenterosi hanno salvato 22 cani. La situazione di per sè già gravissima, sta diventando ingestibile a causa delle nascite incontrollate. Tra queste povere creature spopolano malattie come la rabbia ed infezioni varie che si trasmettono l’un l’altro provocando delle vere e proprie epidemie.

La condizione inumana dei poveri randagi era stata segnalata già nel mese di Ottobre 2016, sfortunatamente senza risultato. Sono normali cittadini come Maria Mosca ad impiegare le proprie risorse e il proprio tempo. Mentre le autorità fino ad ora non sono state in grado neanche di mettere a disposizione dei capannoni o comunque del personale qualificato per la cura dei cani malati.

Il grido di allarme è rivolto proprio a loro, a quelli che “mentre sono seduti sui loro divani con i loro cellulari di ultima tecnologia”, come dice Maria Mosca, dovrebbero mettersi una mano sul cuore e fare qualcosa di concreto per correre ai ripari. Questi cani hanno bisogno di un posto caldo in cui stare, di vaccini, sterilizzazioni, di cure che permettano di contenere le epidemie allarmanti. Hanno bisogno che le autorità e i politici restituiscano loro quella dignità che hanno perso!

Aiutateci a diffondere il messaggio. Più saremo a condividere, maggiore sarà la possibilità che arrivi alle orecchie di chi ha nelle proprie mani il loro destino!

Articoli correlati