Viaggiatore adotta un cucciolo maltrattato in Messico, ora entrambi vivono una bellissima avventura

I cani sono sicuramente i compagni migliori che ci possano essere, sia nella vita di tutti i giorni che nei lunghi viaggi. Questo viaggiatore può dimostrarlo molto bene, avendo adottato un cane maltrattato durante il suo viaggio, con cui ha condiviso una bellissima avventura.

Il giovane viaggiatore, di nome Diego Simonetta, è partito per un lungo viaggio con solo la sua bicicletta e alcune cose essenziali per il campeggio. Tuttavia, Diego non si sarebbe mai aspettato di trovare un compagno durante il suo tragitto. Un giorno infatti, il viaggiatore si è imbattuto in un cane maltrattato a Chiapas, in Messico, e ha deciso di adottarlo. Da li, Diego e il suo nuovo amico Mole hanno condiviso dei momenti unici.

Credit: Javier Padilla

Nel 2016, questo giovane argentino di nome Diego Simonetta ha deciso di partire per una lunga avventura. Inizialmente si è spostato tramite l’autostop, visitato paesi come la Colombia, Bolivia, Ecuador, Perù, Venezuela, Panama, Honduras, Costa Rica e Nicaragua. Ora si trova in Messico, dove ha comprato una bicicletta usata per potersi muovere autonomamente.

La sua meta finale è Los Cabos, Baja California Sur. Durante il proseguimento del suo viaggio, una volta arrivato a Ocosingo, nel Chiapas, Diego. si è imbattuto in un povero cane maltrattato. Aveva circa quattro mesi, ma il suo corpo presentava già i segni di un brutto passato. Così ha chiesto alla sua famiglia di poterlo adottare, e, facendo una prova con un trasportino per portarlo con sé nel suo viaggio, ha visto che era proprio la sua anima gemella. Mole, nome dato al cane, si sentiva molto a suo agio.

Compagni di avventura

Così Mole è entrato della vita di Diego, e i due si prendono cura a vicenda. Mole sta molto meglio rispetto a prima, in quanto finalmente è un cane amato e curato, oltre che un grande avventuriero.

Siamo sicuri che i due potranno godersi ancora mille avventure insieme, dato che sono fatti per stare l’uno con ‘altro.

Credit: Javier Padilla

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