Studentessa trova gattino dipinto di viola e lo salva: le sue condizioni erano molto gravi

Alcune persone compiono delle azioni senza pensare alle reali conseguenze oppure per un divertimento crudele. Un povero gattino è finito nelle mani di qualcuno che ha ben pensato di ‘giocare’ con lui dipingendolo di viola, senza però considerare che quel gesto avrebbe potuto seriamente danneggiare le condizioni fisiche del micetto. Per fortuna una studentessa universitaria ha salvato il gatto in tempo. Appena lo ha visto infatti lo ha subito portato dal veterinario.

Un gattino colorato di viola è stato salvato da una studentessa – foto Twitter/@twttaca

All’Università Islamica Internazionale della Malesia, a Kuala Lumpur, una giovane studentessa ha trovato un micetto dipinto di viola. Qualcuno evidentemente si è divertito con lui in maniera crudele e lo ha colorato. Questa azione però stava per avere tremende conseguenze. Persino la lingua del gatto era diventata viola perché nel tentativo di pulirsi in realtà stava solo ingenuamente peggiorando la situazione.

Il micio, chiamato Kedala, ha ricevuto cure e assistenza da un veterinario. La sensibilità di questa giovane ragazza ha fatto in modo da non causare danni permanenti.

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Una volta essere arrivato in clinica, il veterinario ha sottoposto il gattino a dei trattamenti specifici. Purtroppo il colore aveva superato il pelo ed era arrivato alla pelle. Intanto il dottore ha dovuto rasarlo completamente. Solo col tempo avrebbe riacquistato la sua normale condizione fisica.

Se la ragazza non lo avesse portato con sé per curarlo il gatto si sarebbe sicuramente avvelenato a causa delle sostanze tossiche contenute nel colore. Il viola era piano piano penetrato ma per fortuna non aveva causato danni irreversibili. La sensibilità di questa studentessa ha fatto in modo che il micetto potesse ricevere adeguata assistenza.

foto Twitter/@twttaca

Le immagini social condivise dalla studentessa hanno suscitato l’indignazione generale. Molte persone hanno commentato le foto riportando il proprio disgusto nei confronti di un’azione del genere.

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