Rinunciano alla loro vacanza a Disneyland per salvare un cane!

Si chiamano Sheridan e Bryan Thorse Pierard e gestiscono un rifugio per cani abbandonati. Dedicano la loro vita a salvare animali bisognosi e abbandonati.

Queste sono le persone che amano davvero gli animali, quel tipo di persone che mai e poi mai potrà ignorare un animale in difficoltà. E lo hanno dimostrato ampiamente. Questa è la storia di qualche hanno fa, ma è sempre bello poter ricordare le belle storie e le belle persone.

I Pierard, dopo tanto lavoro e stress, non solo fisico, ma soprattutto psicologico, avevano programmato di rendersi finalmente una breve pausa. Avevano programmato un viaggio a Disneyland. Avevano bisogno di distrarre la mente e dedicare qualche giorno a loro stessi. Era tutto programmato.

Finalmente arriva il giorno della partenza, felici del divertimento che li attende, iniziano il loro viaggio, poi qualcosa cambia tutto.

Una fotografia postata da un rifugio, un cagnolino anziano e ridotto malissimo, vogliono metterlo a dormire.

“Era chiaramente in cattive condizioni”, riferisce Sheridan Thorse Pierard.“Era a poche ore di distanza dal posto dove avevamo prenotato per la nostra vacanza e allora abbiamo deciso di proseguire per raggiungerlo”.

I coppia non ci pensa due volte e raggiunge il cane al rifugio, loro erano la sua unica speranza.

“C’era tantissimo lavoro da fare giorno e notte per cercare di fare qualcosa per lui. Probabilmente il cagnolino sarebbe comunque morto, ho già avuto questo tipo di esperienza e forse non ero in grado di riaffrontare quella situazione”.

“Ero molto molto stanca e stressata per potermi prendere cura di lui ma ho pensato a quanto stesse soffrendo, un povero cagnolino completamente solo e malato. Ha strusciato il suo muso sulla mia faccia e mi ha abbracciata, era chiaro che non aveva rinunciato alla vita.”

I Pierard hanno deciso! Prendono il cane, lo battezzano Guppy e rinunciano alla vacanza per tornare a casa. C’è voluta una dedizione estrema, durata mesi, per poter compiere il miracolo, ma ci sono riusciti!

Hanno rinunciato al divertimento, decidendo di sacrificarsi per una creatura innocente. Quanta gente avrebbe agito così? Mettiamo da parte l’ipocrisia e rispondiamo con la triste realtà: Davvero pochi!

Articoli correlati