Questo gattino era rimasto incastrato in un blocco di cemento: tempestivi i soccorsi

Questo gattino probabilmente stava solo inseguendo un piccolo e innocente topolino quando finì dritto in una trappola che poteva costargli la vita. Ed è così che i soccorritori, accorsi sul luogo del misfatto, lo videro per la prima volta. Sappiamo bene quanto sia forte l’istinto dei nostri migliori amici a quattro zampe, soprattutto i felini. I quali, non appena vedono qualcosa di muoversi, che abbiano la pancia piena o meno, subito corrono per acciuffare la preda. Poi che se la mangino o meno è un altro discorso. Comunque il qui presente pelosetto è un randagio e, sicuramente, aveva visto il topolino come un bel pranzetto.

gatto nel cemento

Sfortunatamente, quest’ultimo capì come fare fuori il suo aguzzino. Infatti, passò dritto dritto in un tubo all’interno di un enorme blocco in cemento. Questo, però, diventava sempre più piccolo, tanto che ad un certo punto il gatto stesso rimase con la testa bloccata proprio sul finire del tragitto.

Fortunatamente, quello è un luogo frequentato anche da persone che fanno trekking. E questo ha permesso al gattino di esser visto. I soccorritori arrivarono immediatamente sul posto e quando lo videro e si accorsero che, nonostante tutto fosse in salute, riuscirono anche a riderci su.

gatto incastrato nel cemento

Questo perché, dall’espressione del pelosetto, sembra proprio che si penta amaramente di aver inseguito quel topo. Non credete anche voi? Il suo sguardo non mostra altro che rammarico, amarezza e imbarazzo.

L’uomo che per primo cercò di tirarlo fuori si chiama Oeser, ed ha provato con tutto se stesso anche mostrandogli del cibo. Pian piano, dopo svariati tentativi, il felino riuscì ad uscire da quel tubo.

gatto incastrato nel cemento salvato

E, imbarazzato corse via. Ma prima di poterlo fare i volontari lo presero e lo ispezionarono per bene: non aveva ferite di alcun tipo e sembrava stare in ottima salute, sebbene fosse un gatto randagio si vedeva che sapeva cavarsela da solo. Così, non esitarono a spedirlo via, con la coda tra le zampe.

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