La sofferenza dell’orso polare rinchiuso in un centro commerciale per farsi i selfie

Arrivano dalla Cina le tristissime immagini di un magnifico esemplare di orso polare, rinchiuso dentro il Grandview Acquarium, definito lo “zoo più triste del mondo”, se non a mio parere il peggiore.  Pizza è il nome di questo sfortunato orso, che condivide la sua “prigione” con altri animali, un altro orso, cinque cuccioli di tricheco, due lupi artici e sei giovani balene beluga.

Nobby and Nissan at Yorkshire Wildlife Park

Non esistono scuse per tenere rinchiusi questi animali, in queste gabbie di vetro, che non hanno nulla di naturale. Sono costretti a vivere in un “paesaggio artico” dove non c’è luce vera ma troppo blu e l’ambiente ricreato troppo artificiale.

Tutto questo nasce, affinchè lo shopping center abbia qualche avventore in più, attratto dall’occasione di poter scattare dei selfie con questi animali. Proprio l’orso rimane l’attrazione principale, soprattutto per i bambini che affollano il centro commerciale, battono i pugni sui vetri per richiamare l’attenzione dell’orso, continuano con  flash fiotografici che lo abbagliano.

Pizza reagisce stando con il muso piegato di lato, l’espressione rassegnata, a volte si avventa contro le pareti e bramisce in un urlo di disperazione. Cerca anche di nascondersi e quando la gente si avvicina con il cellulare mostra le spalle.

Un reportage promosso da Animal Asia ha fatto conoscere al mondo le condizioni in cui sono costretti a sopravvivere questi animali. La cassa di risonanza è stata enorme ed ha suscitato l’attenzione dei media e le denuncie del mondo animalista. Oggi, Animal Asia chiede con una petizione la chiusura del Grandview Acquarium dove si sospetta siano morti degli animali e dove quelli che vi sono miseramente reclusi si trovano in spazi angusti ed inadeguati.

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I proprietari del Grandview Acquarium sito nella regione di Guangzhou non si aspettavano tutta questa risonanza mediatica, sembra che la logica del profitto superi di gran lunga la sorte di questi poveri animali. Comunque, nonostante tutto,  questo improbabile acquario non chiuderà, secondo le dichiarazioni pervenute alla stampa, i proprietari cercheranno di migliorare il benessere degli animali. I responsabili non si rendono neanche conto che gli animali non possono essere detenuti in questo modo in uno zoo-prigione.

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Intanto l’orso polare Pizza, rimane accasciato su un pavimento di plastica vicino ad una piscina piena di cloro aspettando forse solo di morire.

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