Erano passate settimane da quando lo aveva adottato dal rifugio, ma lui se ne stava sempre in disparte.

Quando si adotta un cane, raramente si può essere a conoscenza del suo passato, per questo bisogna avere pazienza e dare loro il tempo di adattarsi alla nuova vita e alla nuova famiglia.

Questo è quello che è successo ad un uomo che era andato in un rifugio per adottare un cane. Entrato nel rifugio vide un labrador con aria avvilita, gli dissero che il suo nome era Reggie. L’uomo decise di adottarlo e lo portò a casa con lui. Insieme al cane gli diedero un piccolo cartone contenente vari oggetti del suo nuovo amico a 4 zampe. All’interno c’erano alcuni giochi, delle palline, delle ciotole e una lettera.

“Erano passate settimane da quando lo avevo adottato dal rifugio, ma lui se ne stava sempre in disparte, per conto suo. Pensavo che forse stavo sbagliando qualcosa”

L’inizio della convivenza non fu proprio facile, Reggie se ne stava sempre per conto suo, non rispondeva ai richiami, non interagiva con il suo nuovo umano, ma l’uomo non si arrese. Passarono 2 settimane e Reggie non aveva ancora nessuna intenzione di stabilire un rapporto con la sua nuova vita. L’uomo cominciò a pensare che stava sbagliando qualcosa, che forse doveva agire in modo diverso.

Pensò di andare al rifugio per chiedere informazioni o magari avere qualche consiglio su come comportarsi. Poi però si ricordò il cartone che aveva accantonato, all’interno c’era una lettera che non aveva letto, magari avrebbe scoperto qualcosa della provenienza di Reggie.

“Poi però mi ricordai della lettera. La lessi e sinceramente scoppiai a piangere come un bambino”

All’interno della lettera c’era scritto questo:

L’uomo sapeva chi era Paul Mallory, era uscito sui notiziari, era un soldato mandato in Iraq che aveva salvato la vita a tre ragazzi. Purtroppo il soldato morì sul fronte ma sapeva che questo potesse accadere e si assicurò che la sua unica famiglia non restasse mai sola, il suo amato cane Tank.

L’uomo quasi in lacrime, chiamò il cane con il suo vero nome, a quel punto Tank si avvicinò scodinzolando per la prima volta. L’uomo gli chiese se volesse giocare con la palla, e il cane prese subito due palline in bocca. L’uomo nel suo cuore si senti onorato e promise al soldato che avrebbe trattato e amato il suo cane con tutto se stesso.

Articoli correlati