Cagnolino randagio ferito al collo si sdraia come per morire ma i soccorsi arrivano in tempo (VIDEO)

Tutti i cani che si ritrovano a vivere come randagi in mezzo alla strada affrontano diverse difficoltà, delle vere sfide da superare. Non si conosce l’origine del loro prossimo pasto, e la ricerca di cibo, dunque, risulta una priorità. Per ogni randagio, la strada è fonte di innumerevoli pericoli, inoltre vivono spesso senza contatti, soli, senza coccole.

Talvolta per questi cani è necessario improvvisare il proprio rifugio quando serve un posto più riparato e sicuro dove dormire. Inutile dire che i rischi igienici e sanitari sono altissimi, per questo ogni randagio si trova letteralmente in balia di qualsiasi emergenza medica che possa sorgere.

cagnolino randagio

Anche un incidente fortuito, un semplice taglio potrebbe trasformarsi in un’infezione grave, a tal punto da pregiudicare l’intera salute del cane. Una piccola ferita potrebbe finire per farlo soffrire o, addirittura, morire restando senza accesso alle cure mediche.

In questa testimonianza, un cane randagio era a un passo dalla morte dato che aveva subito una profonda ferita al collo. Forse uno scontro con un altro animale, forse un incidente in strada, ma quando sono arrivati ​​i soccorsi si è aperto uno spiraglio di luce. Il povero randagio era crollato a terra per la stanchezza e per la vastità del trauma. Gli operatori giunti per recuperarlo lo hanno trasportato via per farlo controllare da un medico.

Il grande lavoro di Animal Aid Unlimited ha visto sul campo persone determinate a riportarlo al top, lontano dalla morte. Si è agito subito per mettere il randagio a suo agio prima di sollevarlo e portarlo su un veicolo per il trasporto al rifugio. Per fortuna, ad aspettarlo, c’erano tantissime attenzioni e delle vere cure per riprendersi da tutto quello che aveva passato fino a quel momento.

Nei primi momenti è stato necessario nutrirlo con una siringa per quanto il cagnolino fosse debole. Solo dopo un giorno, però, il randagio è stato in grado di nutrirsi da solo. Non solo: in dieci giorni sembrava un cagnolino rinato, sereno e felice di essere al centro dell’attenzione di tante persone che hanno voluto salvarlo invece di lasciarlo da solo a soffrire.

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