Cagnolino è stato trovato quasi morto in un sacchetto di plastica, la triste storia

Lo avevano lasciato in un sacchetto di plastica, come se la sua vita non avesse la benché minima importanza. In Transilvania (Romania) questo povero cagnolino è stato trovato tra la vita e la morte. Addirittura, erano già presenti dei vermi nella borsa, a riprova di quanto fosse messo male. Prima del terribile episodio, aveva riportato un trauma cranico e altri brutti lividi, sempre dipesi da maltrattamenti. Con la zampa rotta, era disidratato e da tempo aveva smesso di mangiare. Privo di aiuti, gli sarebbero rimasti pochi giorni o forse poche ore.

Cagnolino in un sacchetto di plastica

Proprio qui, però, arrivò il provvidenziale intervento di una squadra di volontari, membri della Transilvania Animal Care, che fa della lotta per la salvaguardia dei diritti dei randagi il proprio credo principale. Se ne occuparono con amore, pazienza e spirito d’iniziativa. I veterinari lo sottoposero a un trattamento di cure, nella consapevolezza che non sarebbe stata una passeggiata. Per portarlo alla completa guarigione dovevano, anzitutto, rimuovere i vermi e occuparsi del trauma cranico.

Cagnolino in fin di vita

Fin dalla visita iniziale avevano capito che il Fido aveva avuto un pessimo proprietario, reo di abusi. Dopo avergli dato nuova linfa vitale, il centro gli trovò una sistemazione. Ad adottarlo fu la signora Helen Taylor, residente nel Regno Unito. La donna diede avvio a una raccolta fondi, allo scopo di sostenere gli ingenti costi dell’operazione. Il cane, che nel frattempo aveva preso il nome di Anora ossia luce, era molto sofferente, soprattutto alla zampa.

Cagnolino con la sua padrona

L’atto di altruismo venne ricompensato dal popolo della rete, tanto da raggiungere la cifra prefissata. Anora passò sotto ai ferri e non vi furono complicazioni. Nella nuova casa si ambientò subito, circondato dall’affetto dei genitori umani. Di giorno in giorno mostrava dei progressi, a conferma della straordinaria forza d’animo che l contraddistinguevo. La sofferenza non ne aveva spento la fiamma: aveva ancora tanto da dare…

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