VIDEO: Cagnolina si fa aiutare dalla sua amica oca a tenere i suoi cuccioli

Per chi pensa che gli animali non possano relazionarsi tra specie diverse, si sbaglia. l’istinto materno unisce qualsiasi animale, in quanto tutti gli animali sono molto protettivi nei confronti dei loro cuccioli. Dopo il parto però, può capitare che queste giovane mamme siano esauste non riescano a badare sufficientemente ai piccoli.

Per questo, se in presenza di umani, è molto probabile che facciano capire loro di dargli una mano. Tuttavia, anche tra animali può nascere questa reciprocità, e non solo della stessa specie. In questo video ad esempio possiamo vedere una mamma cane che, esausta, lascia che la sua amica oca si prenda cura dei suoi cuccioli momentaneamente.

Credit: Youtube/ @Viral Paws

Grazie all’espansione dei Social Network, la gente può guardare ogni giorno episodi simili a questo. Una cagnolina, esausta, ha lasciato che la sua amica oca si prendesse cura dei suoi cuccioli.

Questa tenera samoiedo ha dato alla luce sei bellissimi cuccioli, e nei momenti di maggior stanchezza chiede alla sua amica di aiutarla con i bimbi. L’oca si prende molto cura di loro, standogli vicino per tutto il tempo mentre riposano.

Ad un certo punto possiamo vedere anche l’animale muovere il becco sopra di loro come se li stesse contando, per controllare che siano tutti. Oltre che badare a loro mentre dormono, l’oca li controlla anche mentre giocano, mantenendo sempre un comportamento calmo e amorevole.

Credit: Youtube/ @Viral Paws

Il video è stato condiviso su Youtube ed è diventato subito virale, generando ben 3,3 milioni di visualizzazioni. Gli utenti sono rimasti molto sorpresi dal rapporto che unisce questo cagnolino con l’oca, dato che nonostante siano molto diversi, hanno un grande rapporto d’amicizia.

Sono stati molti i commenti di apprezzamento verso gli animali, dato che sono entrati nel cuore di tutti.

“È incredibile vedere i tratti dell’educazione, anche in un’altra specie… come se sappiano che si tratta di piccole vite preziose che devono essere custodite e curate…”.

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