Una startup crea un test per allungare la vita dei cani fino a tre anni

Una startup di genomica e biotecnologia di nome Embark Veterinary sta studiando i profili genetici degli animali domestici per aumentare la loro prospettiva di vita. Masayoshi Son, l’imprenditore e proprietario di Softbank ha deciso di investire su questa startup. Ha finanziato 75 milioni di dollari e fatto salire la valutazione di Embark Veterinary a 700 milioni.

Questa società ha sede a Boston ed è nata nel 2015. Embark Veterinary sottopone gli animali domestici a un test del DNA attraverso il quale si possono identificare le condizioni di salute e la predisposizione a determinate malattie. Così è possibile prevenire in largo anticipo le future malattie e agire prima che le condizioni di salute peggiorino. Questo fa aumentare la loro prospettiva di vita.

Embark Veterinary e il suo test per allungare la vita dei cani


Questo test può riconoscere problemi futuri del cane come: alta percentuale di ossa rotte e dunque intervenire sulla dieta e il peso in anticipo, malattia di iperuricosuria ovvero alti livelli di acido urico nel corpo che hanno come conseguenza calcoli renali o alla vescica.

Il nome del test è Breed ID e il prezzo è di circa 109 euro. La società sta pensando di allargare al mercato internazionale visto i progressi. I fondatori i fratelli Ryan e Adam Boyko, parlano di un progetto con un grande futuro, il problema della mortalità di molti animali domestici sta a cuore ai propri padroni, questo dato è emerso ancora più chiaramente durante questo periodo di pandemia, le persone vogliono i loro amici pelosi al più lungo possibile.

Questa società nell’ultimo anno ha aumentato i suoi ricavi del 235% e nel 2021 stanno già superando 100 milioni di ricavi. L’investitore Masayoshi Son ha voluto investire nel progetto per aumentare le prospettive di vita degli animali, pensa che sia una nuova visione che verrà condivisa da tantissimi padroni di cani.

L’imprenditore in questione possiede diverse anzioni come Tesla, Amazon, Netflix, solo il futuro ci dirà se avrà fatto centro con questo nuovo investimento. In ogni caso non sarebbe la prima volta che fa un investimento errato, come nel caso di Uber o WeWork che gli sono costate ben 16 milioni di dollari.

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