Il suo cane era scomparso il 25 maggio dell’anno scorso. Adesso su Facebook scopre l’agghiacciante video della sua cagnolina. Assedio a Pescia sotto casa del colpevole…

La donna aveva denunciato la scomparsa della sua cagnolina Pilù scomparsa a maggio del 2015, una femmina di Pinscher alla quale la donna era legatissima. Non vi erano tracce della cagnolina e ormai la donna si era arresa e forse sarebbe stato meglio non sapere la verità. Dopo più di un anno, l’agghiacciante scoperta, la donna capita per caso su un video dove una cagnolina di Pinscher viene aggredita per ore con crudeltà.

La donna riconosce la sua adorata cagnolina e porta subito il materiale alla polizia, i quali in poco tempo riescono a risalire al colpevole. Il colpevole è un 27 enne della provincia di Pistoia, a quanto pare il ragazzo ha agito per vendetta, aveva avuto degli screzi con la famiglia della donna a causa di una ex ragazza e a pagarne le conseguenze è stato come al solito una creatura innocente.

Al contrario di ciò che è accaduto con la vicenda di Angelo, centinaia di cittadini di Pescia si sono radunati sotto casa del colpevole gridando a squarcia gola tutta la loro disapprovazione per l’orribile gesto, gente che lo invitava ad uscire ad affrontarli, insulti vari, la polizia è dovuta intervenire perché la situazione non degenerasse.

Per rendere giustizia alla cagnolina non solo è stata aperta una petizione che ha raccolto 40000 firme in poco tempo e che potete firmare cliccando QUI (ne mancano ancora tante), ma diverse associazioni animaliste si costituiranno parte civile contro l’uomo, tra cui LIV Toscana, LEAL Arezzo, Rifugio Onlus Lamporecchio e LNDC. La coordinatrice regionale di LIV Toscana Giulia Fiori ha dichiarato:

“Qui non siamo a Sangineto, Pescia prende le distanze dal crimine efferato che è stato commesso. In centinaia mi hanno contattata, per chiedere giustizia e, soprattutto, per dirci che non dobbiamo voltarci dall’altra parte.”

 

Piera Rosati, Presidente della Lega Nazionale per la Difesa del Cane, ha affermato:

L’inferno è sceso sulla terra e si è fatto uomo….. L’Olocausto animale finisce su Facebook, usato come vetrina in cui gettare la spazzatura criminale umana…questo è un altro inaudito agghiacciante episodio nel giro di poco tempo, dopo le barbarie contro il cane Angelo. Stesso copione.Stessa spavalderia e senso di forte impunità nel proporre l’agonia di un innocente. Stesso silenzio delle istituzioni.”

Se voleste firmare la petizione che chiede giustizia per la piccola Pilù la trovate CLICCANDO QUI.

 

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