Storia a lieto fine: orsi della luna salvati dalle torture di una fattoria di bile

Moltissime persone conosceranno il classico della Disney, la carica dei 101.

Ma cosa direste se invece di cani dalmata, la vicenda avesse per protagonisti degli orsi della luna?

Sono proprio questi straordinari animali i protagonisti di questa storia.

Dopo tanti anni di sofferenza, trascorsi in una fattoria della bile (nome con cui vengono chiamati gli allevamenti intensivi di orsi tibetani) di Nanning, finalmente questi animali raggiungeranno un luogo sereno adatto a loro a Chengdu.

Credits: AnimalsAsia

Dopo essere stati sfruttati per moltissimo tempo, si è realizzata la più grande opera di salvataggio di animali mai compiuta da un’organizzazione animalista.

Nel 2013 un imprenditore cinese aveva acquistato questa fattoria della bile, ma aveva deciso di cambiare la sua storia, così da offrire agli animali un destino diverso che vivere nell’orrore quotidiano di torture in gabbie minuscole, al solo scopo di produrre la bile d’orso, destinata all’industria pseudo-medica orientale.

Quest’uomo decise di salvare questi animali e quindi ha contattato l’associazione Animals Asia, fondata da Jill Robinson, per chiedere un aiuto e salvare questi animali.

Solitamente in questi luoghi, gli orsi vivono con un tubo metallico conficcato nell’addome, per raccogliere la bile senza lasciare segni.

Gli orsi della luna (orsi tibetani) erano malnutriti e sofferenti e avevano dimenticato sia il calore del sole che il contatto con l’acqua.

Credits: AnimalsAsia

Tuttavia l’impegno del loro nuovo proprietario e dell’associazione Animals Asia, ha permesso di vivere questa splendida esperienza di liberazione di massa. In principio gli orsi erano 136, ma alcuni non sono riusciti a sopravvivere alle sofferenze patite, riducendo il numero a 101.

Una schiera di camion è stata utilizzata per il trasporto degli animali che hanno dovuto percorrere ben 1250 chilometri per raggiungere la loro meta, il santuario della provincia di Sichuan.

Nonostante le difficoltà logistiche, l’unione di tante persone è riuscita a donare un lieto fine a questi animali che hanno finalmente ritrovato la libertà.

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